E’ cresciuta del 2,1% la domanda di
energia elettrica in Italia nel 2001, quando è arrivata a 304,8 miliardi di kWh. Lo rende noto il Gestore della rete nazionale di trasmissione.
Dai dati emerge che l’11 dicembre 2001 si è verificata la punta massima di domanda sulla rete elettrica italiana, pari a 51.980 megawatt, il 6% in più rispetto alla precedente punta storica del 2000.
Sul lato dell’offerta, la produzione nazionale ha contribuito alla copertura della domanda con 256,4 miliardi di kWh (+0,9%), pari all’84,2%. Il rimanente 15,8% riguarda le importazioni,
pari a 48,4 miliardi di kWh (+9,1%). Per quanto riguarda la produzione territoriale, l’Italia
settentrionale si conferma l’area più produttiva del Paese (49,2% del totale), seguita dal 30,2% di Sud e isole e dal 20,6% del centro. Guardando alla produzione delle varie regioni, il primo posto per la produzione è occupato dalla Lombardia, con
37,8 miliardi di kWh, che tuttavia registra un calo di 729 milioni rispetto all’anno precedente. Scende anche la produzione di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzi. In decisa crescita è invece la Liguria, con 12,7 miliardi (3 miliardi in più rispetto al 2000). Per quanto riguarda la tipologia degli impianti di generazione di elettricità, la produzione termoelettrica ha raggiunto i 207,2 miliardi di kWh (-0,4%), mentre quella geotermica cala del 3,6% a 4,2 miliardi. Incrementi si registrano invece per la produzione idroelettrica (+6%) e soprattutto per quella eolica, cresciuta del 109,3%. Sul versante delle principali fonti energetiche, il 2001 ha confermato il gas naturale quale combustibile maggiormente
utilizzato per la produzione termoelettrica, attestatasi sul 45%, a fronte di un consumo di prodotti petroliferi pari al 34% e della quota relativa al carbone dell’ordine del 14%. Il Gestore comunica infine che la rete elettrica di trasmissione nazionale al 31 dicembre risulta costituita da
42.854 km di linee.