C’è un periodo magico, che dura dalla nascita fino a 8-9 anni, in cui il cervello riesce a imparare le lingue con un’estrema facilità ed una naturalezza impossibili da ritrovare nell’età adulta.
Lo ha scoperto una ricerca condotta in collaborazione fra Italia e Germania e pubblicata oggi sulla rivista Neuron.
Osservazioni in diretta dell’attività del cervello mentre ascolta frasi in lingue diverse mettono finalmente fine alla lunga polemica sull’esistenza o meno di un periodo critico, nel quale il cervello è particolarmente preparato ad imparare una nuova lingua e può farlo velocemente e con una grande facilità.
Lo studio, che conferma così l’importanza di imparare le lingue fin dai primi anni di vita, è stato condotto in collaborazione tra università Vita e Salute-San Raffaele di Milano e università di Berlino utilizzando una tecnica di analisi per immagini non invasiva, come la risonanza magnetica funzionale.
”Superato questo periodo critico -ha detto il preside della facoltà di Psicologia dell’università Vita-Salute San Raffaele, Stefano Cappa, coautore della pubblicazione- è sempre possibile imparare molto bene una seconda lingua, ma con uno sforzo ed una applicazione ben diversa: per quanto riguarda la grammatica il cervello dell’adulto continuerà a trattare la lingua appresa in modo differente a quello della lingua madre”.