In un sondaggio di Donna Moderna, in edicola domani, 300 uomini tra i 25 e i 55 anni hanno risposto alla SWG di Trieste alla domanda se è divertente fare i papà: il 67% si è detto d’accordo, il 33% no.
Donna Moderna ha chiesto inoltre il parere di Fabrizio Rondolino, giornalista e scrittore, padre di due figlie che dal prossimo numero racconterà le avventure e le esperienze di un papà moderno nella nuova rubrica del settimanale Mondadori ”Un figlio in casa”.
Secondo Rondolino ci sono diverse tipologie di padre.
Il tipo più diffuso è il padre-padre, il padre di una volta, il
padre che non c’è.
Una variante recente è il padre mitomane, cioè si fa gli affari suoi, ma quando si dedica ai figli, più o meno una volta al mese, sostiene di essere un ottimo padre, perché conta la qualità non la quantità.
Al polo opposto si colloca il padre apprensivo, vittima del suo stesso zelo. E’ un infelice, ma non lo sa. Il padre apprensivo può anche mutarsi nel padre mammista, cioè nella caricatura delle mamme di una volta: e dunque guai a sollevare la benchè minima obiezione sulle innumerevoli e straordinarie qualità del figlio, che è senz’altro il migliore di tutti.
Più simile al padre-padre, ma incline alla variante consumistica del mammismo, è il padre vizioso, nel senso che vizia i propri figli, compensando così l’affetto che non riesce
a esprimere in altro modo.
Più distaccato, ma ugualmente pericoloso, è il padre demiurgo, il padre cioè che vede nel figlio il modello da plasmare, e in definitiva l’uomo che lui non è riuscito a diventare. Il padre modello infligge al figlio, generalmente maschio, lezioni di violoncello e corsi di kung fu, collezioni di francobolli e studi di sanscrito.
Simmetrico al padre modello è il padre confidente, che di norma ha una figlia femmina e pretende di esserne la madre.