Sognano un mondo pulito, affrancato da
spintarelle e segnalazioni, ma se utile per ottenere un lavoro, sette ragazzi su dieci confessano che si farebbero raccomandare.
Ad indagare il rapporto tra i giovani e le raccomandazioni è una ricerca condotta dall’Eures (ricerche economiche e sociali), su un campione di 3.000 ragazzi in Italia, cui è stato distribuito un questionario: di fronte alla crescita del fenomeno al Sud, come evidenzia l’indagine, i ragazzi meridionali più dei loro coetanei settentrionali, però, condannano questo malcostume.
Negli ultimi anni, secondo la ricerca, il fenomeno delle raccomandazioni è aumentato per il 45% degli intervistati, è diminuito per il 4,6% e non si è modificato per il 40,9%.
Sono i ragazzi del Sud ad avvertirne maggiormente la crescita (50,5%), seguiti dai coetanei di Nord (45%) e Centro (39,6%) e soprattutto gli under 20 (59,7%) e le ragazze (50,8%).
Raccomandazione, perchè ?
Per il 41,7% è il modo più rapido per ottenere risultati, per il 25,7% consente di ottenere benefici non dovuti; il 24,9% la considera invece un fenomeno
legato alla scarsa cultura della legalità degli italiani.