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Reggio Emilia Danza 2003

Dopo l’avvio di Reggio Emilia Danza il 13 maggio scorso, con una ospitalità storica come Forsythe, il festival entra nel vivo con le coproduzioni e le novità: da Aterballetto a Maguy Marin, da Rui Horta a Monica Casadei, fino a Marie Chouinard.

Accanto a Forsythe, mito della danza, ospitato al Valli con quattro coreografie, si colloca Aterballetto, protagonista assoluto della danza italiana e prima compagnia ad ospitare in repertorio lavori del maestro americano. Aterballetto, struttura di produzione sostenuta da Regione e Comune di Reggio Emilia, ha oggi la sua guida artistica in Mauro Bigonzetti uno dei pochi coreografi italiani ad aver assunto un profilo internazionale.

Di Bigonzetti, al Valli il 6 e 7 giugno, coprodotto da Red, con il contributo della Regione, viene proposta in prima europea Vespro, creato per New York City Ballet e segnalato dal New York Times tra i migliori lavori del 2002, nonchè “Cantata II”, che completa l’affresco realizzato da Bigonzetti su musiche popolari del nostro sud e Sciarada, una nuova creazione per due interpreti femminili.

Nell’ambito della danza italiana si colloca anche la presenza di Monica Casadei e del suo Artemis Danza che propone, il 18 giugno, Kiss Time, una creazione per il festival con sei danzatori.
Di Maguy Marin, grande protagonista della nuova danza nell’ultimo scorcio del ‘900, viene presentata, in prima italiana il 10 giugno, “Les applaudissements ne se mangent pas”, la sua creazione più recente dedicata all’America Latina. Una presenza inedita per l’Italia è quella di Rui Horta, il più importante coreografo portoghese contemporaneo, alla Cavallerizza il 13 e 14 giugno con “Pixel”, una performance sulla percezione del corpo umano nell’era digitale.

In chiusura, il festival propone, il 19 giugno, la prima mondiale Opera Dogma e Chorale, due creazioni della canadese Marie Chouinard, sicuramente tra i più interessanti coreografi post moderni, che, dopo qualche passaggio italiano è parsa meritare un piccolo ritratto completato da alcuni lavori del suo repertorio (24 Preludes de Chopin, Etude#1, Le Cri du Monde), in scena il 21 giugno.

Il carattere performativo di diversi lavori di questi grandi coreografi ospiti del festival, ha costituito uno stimolo per le proposte di danza urbana. Tra le più originali, l’utilizzo della Cripta della Cattedrale cittadina, che costituirà una vera e propria scoperta di un luogo all’insegna di una sacralità piena di fascino. L’appuntamento è per l1 e 12 giugno, con estratti di “Rosa Mystica” e “Di Notte” una creazione di Mauro Bigonzetti per due danzatrici. La musica e la letteratura si affacciano per la prima volta nell’edizione 2003 con tre appuntamenti di “Recitar Poetando” un ciclo che accosta musica e poesia con grande successo. Anche l’intero territorio provinciale verrà interessato dall’offerta del festival con la programmazione di eventi di danza e musica in quindici Comuni del nostro territorio e che farà perno su emergenze storico architettoniche.

















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