Resta sconosciuta l’identità della donna, probabilmente un’asiatica in base alle caratteristiche somatiche, il cui cadavere è stato recuperato martedì sera nel canale Diversivo a Mirandola.
Da un primo esame esterno del cadavere i medici legali, coordinati dal professor Giovanni Beduschi, sono riusciti a rilevare una sola impronta digitale che però non è stata utile alle indagini: la donna non è schedata negli archivi della polizia.
Questa mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il fondo del canale Diversivo di via Mercadante, alla ricerca di qualche elemento utile: oggetti che appartenevano alla vittima o l’arma del delitto che potrebbe essere stata buttata in acqua nel caso in cui il luogo dell’omicidio sia via Mercadante.
L’unica certezza è che il corpo presenta due ferite da arma da taglio: una alla gola, da parte a parte, e una alla schiena. L’autopsia dovrà chiarire se siano state quelle due ferite a provocare la morte.