Inaugura domenica 7 settembre alle ore 17 al Castello di Spezzano la mostra fotografica “La Villeggiatura – antica collezione Luigi Messori”. Nel corso dell’inaugurazione verrà presentato il secondo “Quaderno” della Collezione fotografica “Luigi Messori” curato da Lidia Righi Guerzoni. Per l’occasione sarà anche visitabile la mostra permanente, arricchita e rinnovata, dedicata alla Raccolta Fotografica Messori.
“Soffermarsi a osservare attentamente le tante immagini, che costituiscono l’affascinante e preziosa Raccolta fotografica Luigi Messori – sottolinea l’assessore ai Beni e servizi culturali Gianna Dotti Messori – è come compiere un meraviglioso viaggio a ritroso nel tempo, nell’Italia fin de siècle. |
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E in quell’attimo, tanti e diversi aspetti della società, del costume, della vita quotidiana di quell’epoca, a cavallo tra Otto e Novecento, scorrono davanti ai nostri occhi e, con una passione che cresce mano a mano ci addentriamo sempre più nel cuore di quelle fotografie, ci coglie il desiderio e lo stimolo di approfondire, studiare, capire, anche con il raffronto e l’ausilio di altre fonti storiche, il significato, le motivazioni, i messaggi, il contesto storico, in cui quegli scatti fotografici vennero realizzati.”
Dopo il primo quaderno, sapientemente curato da Luana Poppi Kruta e dedicato a Come si divertiva l’Italia …Immagini fin de siècle di Luigi Messori, nobiluomo fotografo, esce ora il secondo volume della collana – supportato da una valida esposizione – dove, con un piacevole e articolato racconto, Lidia Righi Guerzoni affronta il tema della Villeggiatura, allorquando il trascorrere le vacanze, un periodo di svago e di riposo, era riservato solo, come afferma l’autrice, ad una ristretta élite ed era caratterizzato proprio dal vivere in “villa”; qui si consumavano i riti stagionali della caccia, degli incontri, delle frequentazioni fatte di pranzi, rinfreschi, balli, giochi e recite.
Grande appassionato della montagna – sottolinea Lidia Righi Guerzoni – in questi anni tra Otto e Novecento Luigi Messori con le sue fotografie appare instancabile esploratore del paesaggio, dei monumenti, del folklore, di ogni curiosità.
Sembra anzi essere guidato dall’esigenza di documentare con la sua cronaca figurativa questi contesti: vi compaiono infatti i famigliari e gli amici, ma il vero protagonista è il paesaggio con le sue suggestioni naturalistiche, gli edifici illustri o rustici, gli abitanti nella quotidianità di vita e di lavoro oppure nei costumi tradizionali.