Non solo i più giovani stanno per tornare sui banchi di scuola. Se le imprese mantengono i trend
registrati nell’ultimo biennio, una quota di lavoratori prossima ai 2 milioni sarà interessata anche quest’anno da corsi di formazione e aggiornamento professionale.
Nel 2002, infatti, il 24,7% delle imprese con almeno un dipendente (in Italia se ne contano oltre 1 milione e 100mila) ha effettuato percorsi di
formazione per i propri addetti, che hanno interessato oltre 1.915mila lavoratori (il 17,3% del totale) di cui il 32% sono donne.
Si tratta in prevalenza di impiegati (il 24,9% di quelli
occupati) e dirigenti (il 22,5% del totale degli occupati in organico) ed in misura minore di operai (il 13% di questa categoria). Il tutto con una spesa complessiva superiore ad 1 miliardo e 300 milioni di euro.
E’ quanto emerge dall’analisi di Excelsior, l’indagine condotta annualmente da Unioncamere sui fabbisogni occupazionali
delle imprese italiane attraverso una rilevazione che riguarda ogni anno oltre 100mila aziende di ogni settore e dimensione.
In particolare, informa una nota, confrontando i dati del 2002 con quelli del 2000 emerge un sensibile incremento tanto del numero delle imprese che fanno formazione (passate dal 18,9% del 2000
al 24,7% del 2002), tanto del numero dei lavoratori interessati (poco più di 1 milione e 400mila nel 2000 a fronte del milione e 900mila del 2002).
A fare formazione continuano ad essere prioritariamente le imprese di maggiori dimensioni (nel 2002 questa attività è stata dichiarata dal 63,6% delle aziende con oltre 250 dipendenti e dal 54,6% da quelle con 50-249 dipendenti), ma anche le piccole realtà con 10-49 dipendenti mostrano una crescente sensibilità verso la formazione (lo scorso anno l’hanno fatta il 45,3%), mentre appaiono più tiepide (solo il 19,8%) le imprese minori con 1-9 dipendenti.