Tornano domani, 12 ottobre, in piazzale Della Rosa, a fianco di Palazzo Ducale a Sassuolo, gli “Incontri con l’Autore”. Per la seconda fiera d’ottobre, spazio ad un evento “sui generis”: la cultura recitata da un attore (reading). Alle ore 11 sul palco Roberto Citran reciterà alcuni brani tratti da “Sentieri sotto la neve” di Mario Rigoni Stern: “Pane e formaio ze bon” e “Come sei magro fratello”.
Roberto Citran, padovano, attore di cinema, teatro, televisione, scrittore di alcuni racconti pubblicati per la Feltrinelli nella raccolta “Il Semplice” diretta da Ermanno Cavazzoni e Gianni Celati.
Dal lungo elenco di film ai quali ha partecipato come protagonista ne ricordiamo alcuni : Parole e Baci (1986) regia di Simona e Rossella Izzo, Notte Italiana (1987) regia di Carlo Mazzacurati, Piccoli Equivoci (1989) regia di Ricky Tognazzi, Il Prete bello (1989) regia di Carlo Mazzacurati, Il Toro (1994) regia di Carlo Mazzacurati, A cavallo della Tigre (2001) regia di Carlo Mazzacurati, Il fuggiasco (2002) regia di Andrea Manni.
Per la televisione ha partecipato recentemente a: Distretto di Polizia 2 (2001-Can. 5) di Antonello Grimaldi, Distretto di Polizia 3 (2002-Can 5) di Monica Vullo, Il Papa buono (2003-Can. 5) regia di Ricky Tognazzi, Amiche (2003-Rai1) regia di Paolo Poeti.
Ha lavorato dal 1979 in diverse esperienze teatrali tra le quali ricordiamo Ciao Nudo (1997) Monologo regia di Alessandro Bressanello, I Dialoghi di Ruzante (2002) co-regia con Alessandro Bressanello, Dialoghi facetissimi da Ruzante e Marco Franzoso regia A. Tognon.
Attualmente è impegnato nell’allestimento di: Westwood dee-jay (Il miracolo del nord-est) di Marco Franzoso e Sentieri sotto la neve dai racconti di Mario Rigoni Stern.
Mario Rigoni Stern (Asiago, Vicenza, 1921). Memorialista, ha rievocato con toni di viva partecipazione il tragico destino dei soldati italiani nella seconda guerra mondiale nel Sergente nella neve (1953). Il bosco degli urogalli (1962), Quota Albania (1971), Il ritorno sul Don (1973). Nelle opere successive è passato dalla memorialistica di guerra al tema dell’adesione alla natura come recupero delle proprie radici e quindi come forma di vita autentica contro i condizionamenti dell’odierna società industriale. Su questa linea si inseriscono il romanzo biografico Storia di Tonle (1978, premi Bagutta e Campiello) e i racconti Uomini, boschi e api (1980), che presentano tradizioni della terra rivissute con malinconia, L’anno della vittoria (1985), sulla ripresa della vota in un paese dopo la prima guerra mondiale, e poi ancora Amore di confine (1986), Arboreto selvatico (1991), Il libro degli animali (1191), Aspettando l’alba (1194), Le Stagioni di Giacomo (1995), Sentieri sotto la neve (1998) Inverni Lontani (1999) Tra le due guerre e altre storia (2000).
In caso di maltempo, l’incontro verrà spostato nell’ex Sala Consiliare in via Rocca a fianco di Palazzo Ducale.
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