Intreccia mito, letteratura e paleontologia la mostra ‘Polifemo a Modena’ che, per iniziativa
dell’università di Modena e Reggio Emilia -Dipartimenti del museo di Paleobiologia e dell’orto botanico-, si tiene fino al 16 novembre negli spazi espositivi del Foro Boario di via Berengario.
La mostra è dedicata in particolare all’evoluzione
della specie degli ‘elefanti nani’, alti circa 90 centimetri, che comparvero soprattutto in Sicilia e a Malta nel Pleistocene medio, cioè 700.000 anni fa.
A questi elefanti si collega curiosamente il mito omerico dei ciclopi, creature mostruose con un solo occhio al centro della
fronte. Nei secoli antichi, il ritrovamento in Sicilia e a Malta di crani con un foro al centro della fronte fece pensare che potesse trattarsi dei resti dei ciclopi, descritti da Omero nell’Odissea. Solo nel 1688 il naturalista fiorentino Giuseppe Campani ‘smonto” il mito e riusci’ a dimostrare che quelle ossa in realtà appartenevano a elefanti nani: il foro al centro del cranio corrispondeva alla proboscide.
La mostra, di contenuti didattici e descrittivi, fa incontrare il mondo naturalistico-paleontologico con il versante
letterario-artistico del mito dei ciclopi. Nel racconto
dell’evoluzione, si arriva alla rivelazione e alla spiegazione della vera natura di quei misteriosi crani fossili.
Info: 059-2056520; e-mail.