Oltre 5000 under 14 anni tra il popolo delle biblioteche. Lo scorso anno hanno preso a prestito 56.000 volumi. Tra i testi più letti anche due titoli di divulgazione scientifica.
Il Laboratorio dell’Immaginario Scientifico di Trieste, la Città dei bambini di Genova, la Città della scienza di Bagnoli, il museo Esplora di Roma, il Museo interattivo delle Scienze di Foggia. Sono sempre di più le istituzioni sorte in Italia negli ultimi dieci anni che, sul modello dei grandi musei internazionali, dedicano tutta o gran parte della loro attività alla divulgazione scientifica per ragazzi. Attraverso il gioco e l’interattività sollecitano l’interesse e la curiosità dei più giovani, quindi tutte le attività ideate in questo ambito hanno per protagonisti i bambini che imparano a conoscere la scienza “sperimentandola”. Anche le biblioteche modenesi hanno dedicato e dedicano parte cospicua delle attività per ragazzi alla divulgazione scientifica.
L’insieme di queste attività, distribuite in sedi diverse, ha raggiunto una formulazione unitaria nel 2001 nella “Settimana della Scienza” e, l’anno successivo nella prima edizione del “Mese della scienza per ragazzi”. L’edizione 2003 dell’iniziativa si sviluppa in quattro diverse sedi delle biblioteche comunali, sfruttando un circuito di servizi che consente di raggiungere il pubblico in modo capillare. Arredi a misura di bambino favoriscono un rapporto diretto e informale con il libro, mentre il patrimonio di oltre 40.000 volumi per ragazzi documenta la più qualificata editoria di settore anche in ambito scientifico.
I ragazzi under 14 anni che hanno frequentato le biblioteche comunali nel 2002 sono stati circa 5.200 e hanno preso a prestito oltre 56.000 libri: tra i primi 20 libri più letti risultano anche due titoli di divulgazione scientifica: “Il Castello” di C. Millet e “Atlante illustrato dei dinosauri” di Lindsay. Già le prime due manifestazioni dedicate alla divulgazione scientifica per ragazzi hanno avuto come conseguenza un aumento di prestiti di libri e Cd Rom scientifici, segno che l’interesse suscitato perdura anche oltre l’evento.
