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Istat: fuga dalle grandi città, ma l’Emilia R. piace

In fuga dalle grandi città. Sono sempre di più gli italiani che abbandonano le metropoli per
trasferirsi in centri più piccoli. Così, se la popolazione è complessivamente in crescita, diminuiscono gli abitanti dei grandi comuni, complice anche un calo delle nascite, con un’unica eccezione: Napoli.

Un trend confermato dal Bilancio demografico nazionale 2002 dell’Istat, che conferma però anche
un altro dato: non cessa la migrazione interna dal Sud alle regioni del Nord e del Centro, con in testa Emilia Romagna, Umbria e Marche.

E’ sempre fuga dal Sud verso il Centro-Nord.
Nel corso del 2002, rileva infatti l’Istat, i trasferimenti di residenza interni hanno coinvolto più di 1 milione e 200 mila persone ed hanno
evidenziato uno spostamento di popolazione dalle regioni del Mezzogiorno a quelle del Nord e del Centro. Il tasso migratorio interno oscilla tra il -4,0 per mille della Calabria ed il 6,6 per mille dell’Emilia Romagna.

E proprio l’Emilia Romagna, sommando i tassi migratori interno ed estero, conquista lo scettro di regione più ‘attrattiva’ (11,4 per mille), seguita da Friuli-Venezia Giulia (9,6 per mille) e da due regioni del Centro: Umbria (9,5 per mille) e Marche (9,4 per mille).

















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