Sabato 8 novembre alle ore 17.30, presso il Lapidario Romano dei Musei Civici, Palazzo dei Musei, in viale Vittorio Veneto 5 a Modena, inaugura Gemine Muse 2003, manifestazione nazionale per la promozione della giovane arte contemporanea che si svolge parallelamente in 28 città italiane, coinvolgendo altrettanti musei e vede protagonisti 89 artisti scelti da 32 critici.
Gemine Muse è promossa dall’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena, dal Palazzo dei Musei, dalI’Associazione GAI per il Circuito Giovani Artisti Italiani e il CIDAC (Associazione Città Italiane d’Arte e Cultura), con la collaborazione del DARC, Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Lo scopo della manifestazione è stabilire un contatto tra la prestigiosa tradizione artistica italiana e la sensibilità degli artisti emergenti; ogni giovane artista ha potuto dialogare con un’opera antica – dipinto, reperto, oggetto, collezione – custodita all’interno dei musei cittadini, trovando ispirazione per progettare un’opera contemporanea (dipinto, fotografia, videoinstallazione, installazione ecc.), che non doveva essere in contrapposizione alla logica museale e che doveva tendere ad esaltare le diverse personalità artistiche, i diversi codici espressivi e le diverse tecniche o “tecnologie” utilizzate per rappresentare, divulgare, esprimere, creare un “oggetto” artistico.
Obiettivo dell’iniziativa è anche quello di avvicinare il pubblico solitamente interessato all’arte contemporanea all’arte antica e viceversa.
A Modena gli artisti selezionati si sono ispirati a reperti antichi collocati all’interno del Lapidario Romano dei Musei Civici, allestito al piano terra di Palazzo dei Musei. L’Ufficio Giovani d’Arte e Serena Goldoni, curatrice della mostra modenese, hanno selezionato Claudia Ascari, Rocco Bizzarri ed Elisa Turchi.
Claudia Ascari, nata a Carpi nel 1975, si è ispirata al frammento di un monumento funerario a forma di nave, appartenuto ad un navarca, uomo che deteneva un’alta carica militare in epoca romana, costruendo attorno alla sua essenza una veste sottile, fluttuante nell’aria. Egli ritorna, nei luoghi dove la sua esistenza si è compiuta, con passo leggero, silente. Rimane però una presenza-assenza, sottolineata dall’incorporeità del materiale utilizzato, destinato al logorio del tempo, l’ennesima vestigia, feticcio terreno abbandonato dopo un rapido passaggio nel mondo dei vivi. Rocco Bizzarri, 32 anni, affianca due diversi modelli di vita lontani tra loro migliaia di anni, inserendo accanto alle steli funerarie una tavola da surf, emblema del mito californiano, che diviene allo stesso tempo simbolo di un precario equilibrio sulla linea di confine tra l’abisso e il mondo terreno, tra tangibile e intangibile. Lo sticker che completa il lavoro, acquista il valore di una epigrafe, appesantendo in maniera ancora più marcata la celebrazione di un costume. Elisa Turchi, nata a Carpi nel 1975, attraverso un’operazione di collage di alcune parti di steli, compone per se stessa, per gli artisti e per coloro che amano l’arte, una lapide. Colpita dalla tradizione romana di erigere, ancora in vita, steli commemorative che avevano il compito di far rivivere nella memoria dei posteri il ricordo del dedicante e tramandarne i suoi valori, costruisce un monumento destinato ad un area dedicata a coloro che sono vicini al fare artistico. |
GEMINE MUSE – Giovani Artisti nei Musei Italiani
8 novembre 2003 – 11 gennaio 2004
Lapidario Romano dei Musei Civici – Palazzo dei Musei
viale Vittorio Veneto 5 – Modena
orari: tutti i giorni 8.30 – 19
Info: tel. 059 206604