Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità la relazione del vicepresidente Fini sul ddl contro la droga. Anche l’uso personale sarà reato così come si elimina ogni distinzione fra droghe leggere e pesanti: “la leggerezza di alcune droghe – si legge nella relazione di Fini – semplicemetne non esiste; lo “spinello” (e in generale i derivati dalla cannabis), che dieci anni fa aveva un principio attivo che non superava l’1,5%, oggi viene reperito anche al 15%”.
Il provvedimento descrive anche le modalità di autorizzazione alla cessione, alla consegna e all’acquisto dei medicinali contenenti stupefacenti, seguendo criteri di razionalizzazione e di certezza, al fine di prevenire o reprimere abusi.
Per il Governo, lo Stato non resta indifferente rispetto alla diffusione della droga e manifesta il suo giudizio negativo già nei confronti del semplice uso “anche se da questo non derivano direttamente conseguenze penali, come invece è stato detto nelle settimane passate”. Le conseguenze sono infatti differenti sulla base della quantità e della qualita’ delle sostanze stupefacenti, ma anche delle circostanze soggettive.
Viene reintrotta la punizione per la detenzione di droga e fissata la linea di confine fra la detenzione che rappresenta illecito amministrativo e la detenzione che costituisce illecito penale. Chi detiene, per esempio, 500 mg di incorre in una sanzione amministrativa, se ne detiene di più la punizione diventa penale.