Nei giorni di Natale e Santo Stefano 48 bambini su 100 hanno trascorso non meno di 5 ore davanti alla
tv. Il 31% tra le 3 e le 4 ore. Il 21% tra le 2 e le 3 ore.E’ quanto emerge da un’inchiesta realizzata ieri dall’Osservatorio sui Diritti dei Minori su un campione di 200 adolescenti tra i 13 e i 17 anni, 100 maschi e 100 femmine dislocati sul territorio nazionale.
Gli adolescenti hanno dichiarato di aver diluito la fruizione del video orientativamente in tre fasce: un’ora circa al mattino, circa due ore nel corso del pomeriggio ed altrettante in prima o seconda serata. Tra i videodipendenti più incalliti le femmine: ben 69 di esse risultano essere tra quelle che hanno guardato la televisione per più di tre ore.
Secondo il presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio, Antonio Marziale, ”si tratta di dati pazzeschi che confermano due realtà inconfutabili: la crisi della famiglia e l’impropria delega genitoriale alla televisione quale strumento
di primaria agenzia di socializzazione.
E’ evidente che l’assuefazione dei ragazzi davanti al video trova complicità nell’inesistente propensione della famiglia a stare insieme anche solo per giocare. Il freddo e la noia sociale tipicamente
natalizia non bastano a giustificare un’abnorme tasso di videodipendenza adolescenziale”.
