Non c’è tempo per cercare la propria anima gemella nell’Italia di oggi. Il 79% di coloro che si
rivolgono alle agenzie matrimoniali lo fa, infatti, per mancanza di tempo. Ed in tre anni, dal 2000 al 2003, è stato un vero e proprio boom nel mercato dei cuori solitari.
L’Eurispes rileva che il numero delle agenzie matrimoniali regolarmente iscritte è salito del 77%, passando dalle 246 del 2000 alle 436 del 2003, ”un salto imponente che dà l’idea delle potenzialità offerte da questo particolare settore
economico”.
Chi si rivolge a questi centri per innamorarsi deve investire non meno di 550 euro. Due terzi delle aziende operano nel Nord Italia. Il 5% delle province del Sud e il 6% di quelle del Centro non ha agenzie di questo tipo.
Rispetto alle maggiori città italiane, il più alto numero di agenzie si trova al Nord: nelle prime sette posizioni, ad eccezione di Roma, tutte le altre sono città settentrionali.
Il 36% delle agenzie sostiene che la clientela è
prevalentemente maschile. L’età media è over 40; solo il 4% delle agenzie afferma di avere prevalentemente clienti ultrasessantenni. Quanto alle professioni, prevalgono i liberi professionisti e gli imprenditori, persone – osserva l’istituto
– quindi realizzate nella vita professionale ma evidentemente non in quella sentimentale. Per lo più si tratta di persone celibi.
Ma rivolgersi all’agenzia funziona? Il 61% delle agenzie ritiene che il 20-30% dei clienti può dire di avere trovato una persona di cui potersi innamorare. E questo in meno di tre mesi.
Per le donne, il partner ideale deve essere pratico, maturo con una posizione lavorativa già consolidata. Per gli uomini invece prevale il romanticismo tanto che chiedono semplicemente
di innamorarsi di una bella ragazza.
Un’genzia su quattro non include ancora tra i suoi servizi la possibilià di conoscere persone straniere.
L’Eurispes stima che un’agenzia matrimoniale con due dipendenti e un minimo di 30 nuove iscrizioni mensili può riuscire ad avere un utile lordo mensile medio di almeno 9 mila euro.