Cinesi e giapponesi arrivano per la prima volta in Emilia-Romagna a scoprire le offerte del turismo regionale. Saranno cinque i tour operator provenienti dalla Cina e altrettanti quelli dal Giappone che, insieme a tre australiani, approderanno a Bologna per partecipare a ‘Buy
Emilia Romagna‘, la borsa del turismo regionale che si svolge per la nona volta a Palazzo Re Enzo (23-28 marzo).
In totale sono 75 i buyer stranieri che si sono iscritti alla manifestazione organizzata da Confcommercio Emilia-Romagna, con il Club di prodotto ‘Città d’arte e turismo’, in collaborazione
con Apt Servizi, Regione Emilia-Romagna ed Enit: la maggioranza (26) provengono dall’area tedesca, il tradizionale mercato di riferimento della riviera romagnola, ma è nutrita anche la presenza americana (11 tour operator dagli Usa e quattro dal
Canada).
Gli operatori cinesi e giapponesi sono interessati
soprattutto al golf: tra i 21 educational tour programmati si sono iscritti infatti a quello che passa in rassegna gli impianti della costa. Ma vogliono visitare anche le città d’arte, che sono in cima anche agli interessi degli australiani.
Gli organizzatori della
manifestazione sono convinti della competitività delle proposte del turismo regionale (che nella stagione scorsa ha registrato 50 milioni di presenze), sia dal punto di vista del rapporto
qualità-prezzo, sia da quello della ‘sicurezza’: ma sono preoccupati per l’Iva troppo alta e per gli scarsi fondi destinati dal governo alla promozione internazionale.