Settantasette milioni di euro per costruire un nuovo rapporto: li spenderanno le aziende emiliano-romagnole per rinnovare il loro ‘menage’ con la ricerca. La Regione, per favorire l’incontro, metterà sul tavolo una ‘dote’ di 30,3 mln. Dall’unione ‘nascera” un +4%: quello degli occupati nel settore dell’innovazione, cioé 300 nuovi addetti in Ricerca e sviluppo.
E’ questo uno dei risultati principali del primo bando per favorire progetti di ricerca industriale e tecnologica nelle imprese dell’assessorato regionale alle Attività produttive. In tre mesi sono stati selezionati on-line 182 progetti, che attiveranno 300 nuovi posti da ricercatore in aziende e 234 contratti di collaborazione con Università ed enti di ricerca. Saranno inoltre avviati 115 contratti con laboratori accreditati, mentre 120 progetti mirano a concludersi con la registrazione di un brevetto.
Per la collaborazione con Atenei ed enti di ricerca le aziende spenderanno 9,2 mln di euro, e 3,8 andranno per l’utilizzo dei laboratori. Questi progetti realizzeranno quindi investimenti complessivi per 77 mln, contando su un contributo regionale di 30,3. L’incremento stimato della spesa in ricerca e sviluppo nel settore privato in regione (dove si spendono circa 680 mln di euro) sarà dell’11%.
Inoltre, tutti i progetti che hanno partecipato al bando (anche quel 49,4% che non è stato selezionato) potranno accedere ai finanziamenti agevolati messi a disposizione dagli istituti di credito Tesorieri della Regione. Dei progetti approvati, il 50% viene da piccole imprese (il 28,6% da piccolissime, con meno di 20 dipendenti), il 20% da medie e il 30% da grandi. A fare la parte del leone è il settore della meccanica (645), seguito da tessile, legno alimentare, e nuove fonti energetiche (26%), elettronica e informatica (24%), meccanica di precisione (23%), chimica plastica (17%), minerali (10%), metallurgia (9%) e mezzi di trasporto (9%).
La provincia che ha visto il maggior numero di progetti approvata è Modena (51), seguita da Bologna (48) e Reggio Emilia (34). Fanalino di coda Rimini (2).
Ad aver ottenuto finanziamenti per l’innovazione sono state anche alcune punte di eccellenza del sistema industriale regionale: la Ducati Motor, la Ferrari spa, la multiutility Hera.