Nota dell’assessore alle finanze e al bilancio del Comune di Modena, Francesco Frieri.
“La protesta dell’Anci e con essa di migliaia di Comuni ha prodotto un primo positivo effetto. La scure che avrebbe dovuto tagliare del 10% le spese correnti degli Enti locali è stata momentaneamente ridotta. Almeno per i Comuni ‘virtuosi’ e Modena è tra questi. Nell’ultimo definitivo decreto, convertito ieri in legge dal Parlamento con un voto di fiducia della maggioranza di Centro destra, non viene applicato a Comuni e Regioni che hanno rispettato il patto di stabilità interno il taglio del 10% sulle spese già impegnate. Per Modena la conquistata modifica si traduce in una riduzione dei tagli di oltre 8 milioni di euro. Da una decina si dovrebbe scendere a quota due”.
“Il condizionale è d’obbligo, non solo perché siamo di fronte ad un decreto pasticciato e di non facile interpretazione, ma anche perché all’assemblea dell’Anci in corso proprio oggi a Bologna, sembra ormai certa la programmazione da parte del Governo di una aggiuntiva manovra bis per settembre. Incertezze a parte, resta il dato che la capacità del Comune di Modena, non facile e per nulla scontata, di restare con il proprio bilancio all’interno del patto di stabilità è stata premiata”.
“Tutto questo malgrado i pesanti tagli sopportati lo scorso anno come negli anni precedenti e i notevoli crediti che il Comune vanta da anni nei confronti dello Stato. E pensare che per almeno un quinquennio dai banchi del Centro destra sul quel difficile equilibrio tra consolidamento dei servizi e rispetto del patto di stabilità si è ironizzato considerando il tutto come una inutile certificazione di contorno. Se a Modena non saranno tagliati servizi per l’infanzia, iniziative culturali e servizi sociali, e progetti per lo sviluppo è anche grazie – invece – al patto di stabilità e delle virtuosità realizzate – e finalmente riconosciute – con le ultime politiche di bilancio del centro sinistra”.