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Modena: un gazebo dedicato ai giovani

Questo pomeriggio alle 15 sarà inaugurato, in via Gelmini, il nuovo spazio dedicato ai giovani. Si tratta di un gazebo del diametro di circa 10 metri, posto al centro di una piazzetta, attrezzato con una serie di panchine. Per questo intervento l’amministrazione comunale ha investito 50 mila euro.

All’inaugurazione, durante la quale saranno organizzati momenti di animazione, potrà essere visitata la mostra fotografica sui gruppi giovanili in città e distribuite caldarroste a cura del Comitato anziani Sant’Agnese, saranno presenti Elisa Romagnoli (assessore alle Politiche giovanili, Simona Arletti, assessore al Decentramento e Giovanni Franco Orlando (assessore all’Ambiente.

“L’area giovani del parco di via Gelmini, commenta Fabio Poggi, presidente della Circoscrizione n. 3, è il risultato di un progetto iniziato nella primavera del 2002 su sollecitazione dei residenti e dei giovani della zona, in particolare del Peep Tito Speri, che evidenziavano carenze di spazi per i ragazzi, da realizzare possibilmente non nelle immediate vicinanze delle abitazioni, così da consentire maggior libertà ai ragazzi stessi. Da allora è iniziato un percorso che ha visto impegnati sia l’Amministrazione (Circoscrizione, InfoBus, Settore Ambiente) e altri soggetti quali il Centro Servizi per il Volontariato, il Ceis, la parrocchia di S.Benedetto e l’associazione di residenti Tra Campi e Quadre. Ma i protagonisti, prosegue Poggi, sono stati i ragazzi che hanno progettato la struttura sotto la guida e il coordinamento dei tecnici. Siamo pronti per consegnare la struttura ai ragazzi, ai quali sarà chiesto di farsi carico dell’opera, in particolare curando la pulizia della zona circostante.”

“Il nostro ‘pezzo di quartiere’, commentano i componenti dell’associazione ‘Tra campi e Quadre’, si è arricchito di un nuovo spazio di aggregazione pensato, elaborato, costruito con le energie e la collaborazione di tanti soggetti e, soprattutto, dei residenti adulti ed adolescenti che sono riusciti, non senza problemi, a spostare il confronto (e lo scontro, alcune volte) su un terreno più evoluto che ha saputo valorizzare le esperienze di tutti. Non è stato facile, non sarà sempre facile. Ma questa è la sfida: o siamo estranei nello stesso ambiente o siamo persone; e le persone si incontrano, si parlano, a volte litigano, ma si rispettano. Noi l’abbiamo fatto. Insieme possiamo continuare a farlo.”

















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