Battuta d’arresto a sorpresa per l’occupazione nelle imprese con meno di 50 dipendenti monitorate da Cna (4.374 per oltre 21mila dipendenti, poco meno del 20% di quelle complessivamente in attività sul territorio provinciale).
Il terzo trimestre, rispetto allo stesso perido dell’anno precedente, si è infatti chiuso con un disavanzo tra licenziati e nuovi assunti pari a 646 unità (corrispondente ad una perdita percentuale di 2,91 punti). A sorprendere non è tanto il segno negativo, fisiologico per il periodo luglio-settembre, coincidente con molte cessazioni di contratti temporanei, quanto l’entità della diminuzione, più ampia di quanto si potesse prevedere, anche alla luce dei buoni risultati occupazionali del primo semestre. Il dato dei primi nove mesi del 2004 rimane positivo (+1,48%), ma la crescita sembra essersi bruscamente arrestata.
La perplessità avanzate da Cna dopo i positivi risultati del primo semestre si sono purtroppo dimostrate giustificate. Anche per la difesa dell’occupazione, Cna ritiene quindi insufficiente l’abbassamento dell’Irap, almeno così come è stata ventilata, anche in considerazione degli effetti sull’occupazione. Purtroppo hanno avuto la meglio le esigenze propagandistiche rispetto a quelle di una reale azione a sostegno dello sviluppo. Cna non crede infatti che basti una minima riduzione dell’Irpef per rilanciare i consumi e rimettere in moto la macchina Italia.