Il metodo del porta a porta avviato a Corlo di Formigine è uno strumento in grado di far raggiungere l’obiettivo del 55 per cento di raccolta differenziata stabilito dal piano provinciale rifiuti. Per questo il Consiglio provinciale esprime la solidarietà al Comune di Formigine “oggetto di attacchi strumentali” per aver avviato questa sperimentazione.
Il documento, presentato da Demos Malavasi (Ds), Giandomenico Tomei (Margherita), Aldo Imperiale (Prc), Walter Telleri (Verdi) è stato approvato dal Consiglio provinciale, nei giorni scorsi, assieme al piano rifiuti. Hanno votato a favore la maggioranza di centrosinistra, astenuti An, Lega nord e Udc, contraria Forza Italia.
La presa di posizione sottolinea l’importanza di estendere la raccolta differenziata “per limitare i nuovi impianti di smaltimento sul territorio sia in termini di discariche che di termovalorizzatore”.
Il porta a porta permette di arrivare anche al 60 per cento di rifiuti raccolti in modo differenziato per questo il Consiglio invita “Comuni e aziende di gestione dei servizi ambientali a sviluppare ed estendere le esperienze di raccolta differenziata spinta, già attivata da diverse realtà”.
Durante il dibattito Claudia Severi (FI) pur sostenendo “il porta a porta come strumento di raccolta dei rifiuti” ha criticato “il metodo di presentare documenti come questo che non sono altro che una foglia di fico per nascondere le scelte impopolari sull’inceneritore”.