Ad oggi sono complessivamente 64 i casi trattati dall’Ufficio Risoluzione dei Conflitti attivato, dallo scorso 15 gennaio, presso il Comune di Formigine. A questo innovativo servizio, unico nel suo genere, si sono rivolti cittadini formiginesi ma anche persone provenienti da altri Comuni e Province, tra cui Parma e Bologna.
L’ambito dell’intervento del servizio, gestito in maniera volontaria dalla formiginese dottoressa Anna Maria Cuccoli, Giudice Onorario presso il Tribunale di Sassuolo, è essenzialmente inerente la gestione di quei fatti di conflittualità “intracittadina” che non configurano illeciti di rilevanza penale ma richiedono consulenza legale, mediazione familiare e arbitrato.
“L’attività dell’ufficio – sottolinea orgoglioso il Sindaco Franco Richeldi – ha dimostrato la validità di un servizio unico nel suo genere che faccia sentire la giustizia più vicino alla gente, dove il diritto, la legge fa un passo verso i cittadini, li accoglie in un luogo dove la volontà di ascolto è pari alla possibilità di utilizzare in modo proprio e competente autorevoli strumenti giuridici.”
Dalla metà del gennaio scorso all’11 Giugno, dunque, si sono presentati di fronte al Giudice 56 cittadini, di cui alcuni provenienti da località al di fuori del territorio comunale. Il contenuto delle richieste di questi utenti può essere raggruppato in tre aree:
– la prima riguardante i “rapporti di vicinato”, comprendente i conflitti che possono sorgere tra condomini, tra condomini e amministratore, tra vicini di casa, e confinanti. In questo ambito 15 sono stati i casi trattati, di cui 5 già ricolti positivamente e i restanti in attesa di verifica;
– la seconda area riguardante i “rapporti famigliari” comprendente casi di separazione tra coniugi, assistenza e tutela dei genitori non più autosufficienti, questioni ereditarie tra parenti ed affini. 13 i casi affrontati, 5 dei quali riguardanti conflitti tra marito e moglie (4 già risolti e uno no), i restanti riguardanti conflitti tra parenti;
– la terza area dal contenuto vario, come richieste di risarcimento danni, consigli su contratti di locazione od affitto, consigli sullo inizio di possibili cause civili ed/o penali.
Almeno la metà dei casi trattati si sono conclusi con risultati positivi, fornendo al richiedente nozioni utili e i giusti canali attivabili a tal fine. Per 4 singoli casi invece non si è giunti ad un analogo risultato in quanto non spettanti alla competenza dell’ufficio; per i restanti si attendono invece ancora i riscontri.
A fianco di questa attività svoltasi al sabato mattina, in modo complementare vi è stata quella del mercoledì pomeriggio, sede delle udienze. Le udienze sono state complessivamente 9 e tutte, fatta eccezione per una sola, si sono concluse positivamente con la redazione dei relativi verbali contenenti il risultato della conciliazione avente effetto tra le parti.
“Si tratta di un bilancio sicuramente positivo – commenta l’avv. Anna Maria Cuccoli – grazie anche alla collaborazione tempestiva ed efficiente del corpo di Polizia municipale; il servizio però per funzionare ancora più efficacemente necessita di essere pubblicizzato con forme più chiare volte a definire nettamente i confini della figura giudice arbitro che non è confondibile con il difensore civico, né con il giudice di pace”. L’arbitrato dell’Ufficio Risoluzione dei Conflitti rappresenta infatti una delle figure alternative alle forme della giurisdizione civile, in quanto contratto attraverso il quale le parti conferiscono il potere di decidere la controversia a dei giudici privati, gli arbitri. La possibilità di ricorrere a questo strumento non è assoluta ma circoscritta alle sole controversie riguardanti i diritti disponibili. Esso ha una funzione sostitutiva della giurisdizione fino a quando il lodo non acquista efficacia di sentenza l’exquatur del tribunale rientrando così nell’alveo della giurisdizione ordinaria.
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