Legambiente interviene sulla polemica accesa da alcune associazioni di fronte all’attuale pericolo per gli approvvigionamenti ad uso agricolo.
“C’è da chiedersi – è una dichiarazione di Luigi Rambelli, Presidente Regionale di Legambiente – se siamo di fronte a rappresentanti di categoria
interessati ad affrontare e/o risolvere i problemi oppure a organizzazioni che invece di pensare agli interessi reali dei loro associati, ripiegano sulla demagogia gratuita. Si grida alla necessità di grandi invasi come se ci fossero i soldi per farli, senza dire quanto, con queste grandi opere,
costerebbe l’acqua per irrigare i campi e quanto tempo dovrebbe passare ancora prima di avere ‘grandi opere’ come le dighe di Castrola e Vetto delle quali si continua a parlare da più di venti anni senza che nessuno di questi si sia confrontato sui costi, sui tempi di realizzazione e sul prezzo che dovrebbe essere pagato dall’agricoltore”.
“Legambiente Emilia Romagna e Federazione Regionale dei Coltivatori Diretti hanno provato a misurarsi con i problemi veri della disponibilità e dei
sistemi per la conservazione delle acque e hanno fatto proposte serie sulle quali c’era stato l’assenso anche di coloro i quali oggi chiedono altro.
Un
anno fa abbiamo verificato in incontri con la Giunta Regionale la disponibilità della regione. Purtroppo gli ambientalisti, che una volta venivano indicati come sognatori e poeti, sono diventati in realtà i
soggetti più attenti ai conti e alla convenienza, sia ambientale che economica. Peccato che – al contrario – certe associazioni di categoria si
siano date all’utopia come dimostrano le dichiarazioni di questi giorni”.