La margherita è al fianco del sindaco Pattuzzi per l’avvenuto sgombero del condominio di via san Pietro 6. L’applicazione dell’ordinanza di sgombero è un segnale visibile di legalità che vuole marcare un cambiamento di impostazione sulla soluzione dei problemi che affliggono la nostra città.
E’ stato un passo mosso dalla presa di coscienza di una situazione di emergenza che rischiava tutti i giorni di trascendere nel dramma.
Molti appartamenti sono fatiscenti, completamente inabitabili, con pericolo di esplosione (sono state rimosse numerose bombole di gas), epidemie (le condizioni igieniche all’interno dello stabile erano inaccettabili per una minima convivenza civile).
In generale le condizione dello stabile rendevano improrogabile lo sgombero.
La margherita ringrazia le forze dell’ordine, la polizia, i carabinieri e i dipendenti comunali coinvolti a tutti i livelli in questa delicata operazione, e in generale tutti coloro che con il loro impegno e la loro professionalità hanno reso fattibile lo sgombero senza incidenti.
Non è superfluo marcare la ricaduta sociale di una tale azione.
Per tutti gli abitanti di via san Pietro 6, italiani e stranieri, che sono stati censiti quali legittimi residenti, l’amministrazione ha trovato una nuova casa, decorosa, sicura e a misura d’uomo.
Lo sgombero è stato un atto di civiltà, teso a migliorare la situazione di vita degli abitanti del condominio di Via San Pietro.
Gli abitanti del condominio verranno ora integrati in abitazioni site in tutti i quartieri della città e questo è un altro segnale della sensibilità del sindaco e dell’amministrazione che iniziano un percorso il cui completamento è posto nel superamento del concetto di ghetto e dei ghetti.
La margherita di Sassuolo legge lo sgombero del condominio di Via San Pietro come un primo concreto segnale, dato a tutta la città, per una Sassuolo plurale e pienamente integrata.