“L’aumento del costo dell’acqua a Modena è mediamente del 29-30 % ma questo si traduce, in realtà, in poche decine di euro in più all’anno e ad una tariffa che era e rimane tra le più basse in tutta la Regione se non in tutt’ Italia”.
Il Presidente di ATO Ferruccio Giovanelli interviene sulla questione sollevata in consiglio regionale dall’esponente di Forza Italia Andrea Leoni.
“Quanto ha precisato l’assessore Zanichelli – continua Giovanelli – è sostanzialmente corretto ma alle sue parole vanno aggiunti alcuni concetti chiave: la filosofia che ha portato alla nuova tariffa è ispirata al concetto di tariffe per ridurre gli sprechi, non certo a spremere come limoni chi consuma correttamente la risorsa idrica.
Per questo motivo abbiamo ampliato le fasce in cui si paga l’acqua a tariffa agevolata e a tariffa base; per questo motivo abbiamo previsto sostanziosi sconti per le famiglie numerose, per questo motivo abbiamo attivato un percorso che porterà addirittura a non pagare la bolletta chi resta sotto una determinata fascia di reddito ISEE”.
“E’ facile fare demagogia con le percentuali: il 30% di aumento sembra un’enormità, ma andiamo a vedere, in concreto, in cosa si tramuta. Per la maggior parte dei comuni l’aumento varia tra i 12 e i 20 euro all’anno, in molti comuni addirittura la bolletta diminuirà rispetto al 2004 – conclude il Presidente ATO Ferruccio Giovanelli – e tutto questo perchè le nostre tariffe, che da più di due anni non venivano ritoccate, erano più basse rispetto alle altre Province in Regione e rispetto alla copertura dei costi ed egli investimenti necessari che prima non si facevano. I quattro gestori (Aimag, Meta, Sat e Sorgea) che anche per il prossimo biennio offriranno il servizio idrico ai comuni della provincia, si sono impegnati a realizzare, nel corso del 2005 e del 2006, interventi per un totale di 71.492.326,94 euro; una spesa che verrà coperta quasi interamente dalla tariffa idrica: sul totale il contributo pubblico sarà di euro 11.219.737,57.
La legge Galli impone che la tariffa copra interamente i costi, copra gli ammortamenti, copra gli investimenti; abbiamo lavorato mesi per far si che questa rivoluzione non gravasse eccessivamente sulle spalle delle famiglie: con poche decine di euro in più all’anno credo di poter dire che ci siamo riusciti”.