“L’area del parco Amendola sud è caratterizzata dalla forte integrazione con il tessuto urbano residenziale, tant’è che non vi è alcuna separazione tra gli spazi verdi e le abitazioni circostanti. Anche se attrezzato con due ampi parcheggi (via Riccio e via Panni che fungono da principali accessi), succede perciò che tutte le strade limitrofe vengono utilizzate come scorciatoie e parcheggi per accedere al parco. Essendo queste strade ad alta densità abitativa, si verifica una forte interazione tra gli utenti del parco e i residenti. Quello che di per sé si configura come un elemento di pregio, nel periodo estivo diventa motivo di forte criticità”.
“Sono infatti alcune migliaia i giovani che – afferma il Presidente della Circoscrizione 3 Fabio Poggi –
tutte le sere frequentano il parco e in strade residenziali, come via Mantegna e via Martini, si riversano diverse centinaia di automobili e motocicli. Il principale polo di attrazione è senz’altro il pub-birreria “Red Lion” che ormai da tre anni esercita la propria attività nel chiosco al centro del parco. Negli anni, però, tutta l’area ha assunto la caratteristica di riferimento per diversi gruppi di giovani, aggregazioni per lo più informali, che portano a concentrazioni anche di due-tremila presenze. Diverse sono le segnalazioni giunte all’Amministrazione da parte dei residenti che lamentano il forte disagio creato dalle centinaia di giovani che fino alle prime ore dell’alba si riversano sotto le loro finestre”.
In questi mesi – prosegue il Presidente – la Circoscrizione ha mantenuto stretti rapporti con i cittadini, sia per tenere meglio monitorata la situazione, sia per far sentire la presenza dell’Amministrazione che si fa carico dei problemi (diritti) dei cittadini stessi. Si è così giunti alla proposta di sperimentare la chiusura di via Mantegna nelle ore notturne. Nei giorni precedenti l’attivazione dell’ordinanza, è stata inviata a tutti i residenti una lettera che preannunciava il provvedimento, con allegato il contrassegno che permette la deroga a quanti abitano in zona. A tale proposito è chiara la disponibilità a concedere la deroga a tutti coloro che effettivamente ne abbiano necessità e dopo i primi giorni di collaudo si stanno già mettendo a punto alcuni correttivi, ad esempio per consentire l’accesso a quanti intendano recarsi in visita presso i residenti della zona chiusa al traffico”.
“Insomma – conclude Poggi – stiamo facendo una sorta di esercitazione alla convivenza. Una scelta che non vuole essere contro nessuno: non vuole impedire ai giovani di vivere il parco; non vuole ‘punire’ chi svolge nel parco la propria attività; non vuole penalizzare o premiare i residenti, ma semplicemente riconoscere loro il diritto al riposo notturno. A fronte di un fenomeno che dura quattro mesi (da metà giugno a fine settembre), si è scelto di sperimentare in un periodo ristretto e centrato nel mese di agosto. Un’occasione per verificare non se il provvedimento può essere la soluzione ‘ad ogni male’ ed in ogni situazione, ma per capire meglio se e come certi fenomeni possono essere governati”.