Camminare sugli alberi sospesi tra le chiome, passando da un ramo all’altro imbragati in completa sicurezza e con il supporto di personale specializzato, ma con quel pizzico di brivido che si prova muovendosi a diversi metri da terra. Questo è il tarzaning, l’ultima novità tra le attività che si praticano in montagna, che non a caso prende il nome dal famoso personaggio dei fumetti e del cinema che era solito muoversi tra le piante a cavallo di una liana.
Dallo schermo alla realtà:
oggi è possibile per tutti trascorrere un giorno da “Re della foresta” grazie ai parchi-avventura aperti sull’Appennino emiliano. Sulle montagne di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna è possibile sperimentare il brivido e il divertimento di questo nuovo sport, che è anche un modo inconsueto e “selvaggio” per vivere la natura dall’interno. I parchi-avventura, infatti, si trovano all’interno o nelle immediate vicinanze di Parchi e Riserve naturali. Avventura sì, pericolo no: i percorsi sospesi sono costituiti da piattaforme di legno, passerelle e scalini agganciati con cavi di acciaio ai tronchi degli alberi. Il visitatore avanza di albero in albero agganciato ad una robusta imbragatura, fissata con moschettoni ai cavi di sicurezza che si trovano lungo tutto il percorso, ed è inoltre munito di caschetto protettivo. Prima di cominciare la “scalata”, il personale dei parchi tiene brevi lezioni introduttive nelle quali viene spiegato agli utenti come affrontare i vari passaggi senza pericolo. Anche se l’imbragatura ed un adeguato addestramento consentono agli ospiti di eseguire il percorso in modo indipendente, gli istruttori sono sempre nelle vicinanze per garantire assistenza in caso di necessità. Insomma, divertimento e sicurezza garantiti. Per questo i percorsi di “tarzaning” sono l’ideale non solo per gli sportivi ma anche per le famiglie.
Vediamo nel dettaglio, dunque, quali sono i parchi-avventura dell’Appennino emiliano e cosa offrono a chi li vorrà frequentare.
Partiamo da Cerwood, il primo parco-avventura nato in regione – e uno dei primi in Italia – situato a Cervarezza, sull’Appennino reggiano. Tra ponti nepalesi, passerelle, corde tirolesi e salti sono disponibili sei percorsi di diverso livello, con oltre 30 stazioni progressive nelle quali mettere alla prova le proprie abilità ed equilibrio. Il parco Cerwood non offre solo percorsi acrobatici tra gli alberi, ma è un vero e proprio centro-vacanze e dispone di percorsi natura, noleggio mountain bike, campi da volley, bar e ristoro, aree attrezzate per pic-nic.
Nell’Appennino bolognese è Monghidoro che si candida ad ospitare gli emuli di Tarzan grazie al Triton’s Park, il parco acrobatico immerso nel verde del Monte Oggioli. Situato a circa 1.000 metri di quota, il parco è dotato di diverse strutture quali funi, trapezi, tunnel di rete, passerelle fisse e mobili. I percorsi praticabili sono sei, tre per adulti e due per bambini, con diversi gradi di difficoltà ed un’altezza massima dal suolo di 7 metri. Il Triton’s Park offre anche un’area pic-nic attrezzata con barbecue e uno spettacolare laghetto che ospita diverse varietà di pesci ed alcuni esemplari di tritoni.
Spostandoci sull’Appennino modenese troviamo il nuovo Monkey’s Park Adventure di Fanano, ospitato all’interno del Parco della Resistenza. Tra gli abeti e i faggi dell’area verde sono stati realizzati diversi percorsi, adatti a grandi e bambini: ponti sospesi, salti, corde, passerelle e tirolesi garantiscono ore di divertimento in tutta sicurezza. Il tutto immerso nella rigogliosa natura del Frignano, di cui Fanano è una delle “perle”, a poca distanza dal Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese che offre innumerevoli opportunità agli amanti del trekking, della mountain bike e delle escursioni a cavallo.
L’ultimo parco-avventura ci porta sull’Appennino parmense. Nel Parco Regionale dei Cento Laghi, nei pressi della stazione sciistica di Prato Spilla, tra faggi, abeti e torbiere sorge il Parco delle 100 Avventure “Punta di Spilla”, dove è possibile sperimentare emozionanti percorsi acrobatici sugli alberi per adulti e bambini. Il parco è stato inaugurato proprio nei giorni scorsi, e dispone di sei percorsi: si va da un tragitto-base di pochi metri e senza difficoltà, al percorso più avventuroso ed impegnativo consigliato solo ai veri temerari. Uno dei punti forti del parco “Punta di Spilla” è la “tirolese” più lunga d’Italia: ben 76 metri di cavo d’acciaio lungo i quali scivolare appesi ad un’imbragatura.
Nei mesi di agosto e settembre i 4 parchi-avventura dell’Appennino emiliano romagnolo sono aperti al pubblico tutti i giorni. Gli orari di apertura e i biglietti di ingresso variano a seconda della struttura: per ulteriori informazioni si consiglia di contattare preventivamente i singoli gestori.