Londra, Baker Stret 221 B. Poco prima dell’ora del the non è difficile sentire il suono di un violino e, entrando, il profumo del fumo della pipa. Il padrone di casa, alto oltre un metro e ottanta, naso adunco, occhio acuto e penetrante, si avvicina e porge la mano: ‘Piacere, Sherlock Holmes’. E’ dedicato all’investigatore creato da Arthur Conan Doyle il quinto e ultimo appuntamento della rassegna ‘Pagine scelte – Righe tinte di giallo‘.
Questa sera, in piazza Miani a Frassinoro, alle 21, l’attore e conduttore televisivo Pino Strabioli propone la lettura di del racconto “La lega dei capelli rossi” dove un certo Jabez Wilson si reca a trovare, appunto, l’investigatore per sottoporgli un caso che riguarda l’affiliazione a questo gruppo e il mistero di una persona “mai esistita”. Ce n’è abbastanza per iniziare un’indagine all’insegna di acute deduzioni che rappresentano una sfida per la logica filosofica e per il lettore.
Per fortuna che c’è il dottor Watson che consente di identificarsi in un protagonista delle storie narrate senza dover entrare nei panni inavvicinabili di Sherlock, provando così la medesima soddisfazione del medico ai successi del genio. La figura di Watson, con la sua ingenuità ma anche la disponibilità a farsi guidare socraticamente verso la soluzione degli enigmi, è qualcosa di più di una semplice spalla, piuttosto lo strumento attraverso il quale passo dopo passo chiunque può essere accompagnato allo scioglimento di nodi logici apparentemente inestricabili. Per tutti, ma non per Sherlock Holmes, le cui avventure hanno appunto dato origine al cosiddetto giallo scientifico, fondato sulla soluzione logica dei casi più complessi e misteriosi, che chiunque direbbe irrisolvibili. Chiunque, ma non lui: “Elementare, Watson”.
Pino Strabioli inizia la carriera in teatro con, tra gli altri, Patrick Rossi Gastaldi, Ugo Gregoretti. Paolo poli, e Pupella Maggio. L’esordio televisivo è con Fabio Fazio e da sei stagioni è autore e conduttore di “Cominciamo bene prima” su Rai Tre. Al Todi Festival di quest’anno il debutto con lo spettacolo “Bazar di un poeta” da Andersen.