Per l’agriturismo italiano è stata un’estate difficile che ha visto una riduzione delle presenze, più accentuata nel mese di luglio (meno 10 per cento), con un recupero in agosto, ma con pernottamenti legati al fine settimana, e con il solo pienone per il pranzo di Ferragosto.
A rilevarlo è Turismo Verde della Cia-Confederazione italiana agricoltori, che già nel mese di giugno aveva lanciato l’allarme per le difficoltà del settore anche nelle Regioni tradizionalmente più solide. Difficoltà che si riscontrano nei risultati di una prima indagine che l’associazione agrituristica ha compiuto tra gli associati e che delinea un comparto in affanno.
In essa si riscontra una flessione nella presenza degli ospiti in Toscana ed Umbria, reggono il Trentino e il Sud, soprattutto nelle aree prossime alla costa con il “turismo verde-blu”. I giornali esteri, polemici con le strutture del turismo italiano, perché troppo care e non sempre all’altezza dei servizi dichiarati, in genere sono stati meno ingenerosi con l’agriturismo e la nostra enogastronomia tipica e di qualità. Malgrado ciò -afferma Turismo Verde- non siamo stati ripagati da una massiccia affluenza di turisti stranieri, mentre anche il turismo interno è in flessione.
Secondo una prima verifica realizzata da Turismo Verde tra i suoi associati, in Emilia Romagna, a luglio si è registrata una consistente flessione nella presenza degli ospiti, solo in parte compensata da agosto.