Dalle stime Ismea sulla produzione di mais per il 2005 si registra una riduzione del 17,3% di produzione, rispetto all’anno scorso e dell’8,7% in rapporto alla media dell’ultimo quinquennio, per un ammontare complessivo valutato attorno a 9 milioni e mezzo di tonnellate.
Contrazione delle superfici investite per questa coltivazione, questa sarebbe, secondo l’Ismea, la causa del calo di produzione. Si è passati, infatti da 1,2, a circa un milione di ettari (-11,8%). Inferiori anche le rese che da 9,6 tonnellate per ettaro sono scese a 9 tonnellate.
A livello regionale, dalle stime Ismea si registra un notevole calo produttivo in quella che è la regione italiana più vocata per questa coltura, il Veneto (-14,2%), per un totale di 2,9 milioni di tonnellate previste, mentre in Lombardia le attese sono per 2,4 milioni di tonnellate (-28,4%).
Cali a due cifre anche in Emilia Romagna (996 mila tonnellate) pari ad un -24,7%, Toscana (167 mila tonnellate) con -21,6% e Lazio (227 mila tonnellate) corrispondenti a -10%, mentre in Umbria la variazione negativa appare più contenuta (151 mila tonnellate) equivalenti a -3%. Nelle Marche, unica regione in controtendenza, si registra un positivo +8% su base annua, con 104 mila tonnellate di produzione previste.