Mobilitazione su tutto il territorio per contrastare la pesante crisi che ha investito l’agricoltura italiana e per sostenere i produttori che devono fare i conti con una difficile situazione economica, con redditi in costante e preoccupante calo, con prezzi all’origine sempre più ridotti, con costi produttivi ed oneri sociali e previdenziali in forte crescita.
Lo ha deciso la Giunta nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori che si è riunita a Milano per esaminare i complessi problemi che oggi contraddistinguono lo scenario agricolo del nostro Paese e per lanciare una serie di proposte, già individuate nel nuovo Patto con la società elaborato nel giugno scorso, per dare risposte pronte ed esaurienti agli imprenditori agricoli che operano nella più profonda incertezza.
La Giunta nazionale della Cia, presieduta dal presidente Giuseppe Politi, ha espresso grande preoccupazione per lo stato in cui versa attualmente l’agricoltura che, nonostante l’impegno dei produttori, vede ridurre in maniera allarmante la competitività delle aziende e allontanare ogni prospettiva di sviluppo. Un panorama dalle tinte fosche che rischia di provocare ulteriori gravi danni all’intero settore.
Critiche sono state rivolte all’operato del governo che continua a non rivolgere la necessaria attenzione verso l’agricoltura. Secondo la Giunta nazionale della Cia, manca una politica realmente propulsiva e si procede con interventi sporadici e insufficienti. E questo sta rendendo sempre più complessa l’attività imprenditoriale del settore, alimentando tensioni e malessere nelle campagne.
Le proteste che in questi giorni si sono registrate in alcune zone del Paese (con particolare intensità in Puglia, Sicilia, Campania e Emilia-Romagna) non sono altro che la punta di un iceberg. Il malcontento tra gli agricoltori è sempre più evidente e, se non si interviene con politiche e strumenti nuovi e veramente efficaci, la situazione rischia di divenire esplosiva. Di qui il pressante invito della Giunta nazionale della Cia a dare una svolta, ad imprimere un radicale cambiamento nella strategia economica e sociale nei confronti del settore primario.
Per sostenere questo mutamento di rotta e affinché gli agricoltori siano messi nelle condizioni migliori per operare con competitività e con adeguati redditi, la Giunta nazionale della Cia ha promosso la mobilitazione. Obiettivo prioritario -è stato sostenuto- è quello ridare certezze che oggi purtroppo mancano e di garantire alle imprese agricole gli strumenti indispensabili per esprimere quelle potenzialità e quelle risorse che attualmente sono represse dalla mancanza di una politica incisiva verso l’agricoltura italiana.
La Giunta nazionale della Cia ha evidenziato che nei prossimi giorni verrà reso noto un calendario dettagliato di tutte le iniziative della mobilitazione e nello stesso tempo ha invitato il governo a predisporre una legge finanziaria che non si limiti soltanto al contenimento delle spese, ma che contenga anche le risorse per stimolare la crescita delle aziende. E’ stato, quindi, sollecitato un confronto preventivo che risponda ad una concertazione realmente costruttiva, evitando ciò che è avvenuto in passato, a cominciare dall’ultimo Dpef sul quale non c’è stato un reale coinvolgimento delle forze sociali.