Dal punto di vista della sicurezza “la situazione generale della provincia di Modena presenta alcuni punti di criticità ma non ha connotazioni d’allarme”. E’ questa la valutazione espressa dal prefetto di Modena, Italia Fortunati, alla seduta della Conferenza delle autonomie locali, che si è svolta ieri in Provincia.
All’incontro con la “conferenza dei sindaci” hanno partecipato anche il questore Benedetto Pansini, il comandante della Guardia di Finanza Antonio Mazzarotti e il nuovo comandante del Nucleo Operativo dei Carabinieri, maggiore Nicodemo Macrì.
“Abbiamo voluto organizzare questo momento di confronto tra i sindaci e le istituzioni preposte all’ordine pubblico – ha spiegato il presidente della Provincia Emilio Sabattini – perché siamo convinti che dal dialogo e la sinergia tra soggetti diversi possano derivare azioni importanti per la prevenzione di situazioni critiche”. Sabattini ha ricordato il caso “emblematico” di Sassuolo dove, nel quartiere Braida, “all’azione di repressione del crimine da parte delle forze dell’ordine si affiancano le politiche di solidarietà e integrazione messe in campo dal Comune”.
Nel suo intervento il prefetto ha fatto rilevare come “l’andamento tendenziale dei reati predatori segnali, nei primi sette mesi del 2005 rispetto allo stesso periodo del 2004, un andamento generale in discesa, con proporzioni maggiori in alcune zone del territorio provinciale come la montagna”.
Le azioni di intelligence – hanno spiegato nel loro intervento anche il questore e il rappresentante dei Carabinieri – stanno dando buoni risultati, come conferma il recente arresto dei componenti la banda che all’inizio dell’anno aveva messo a segno diverse rapine nella zona di Formigine. Ma in alcuni settori, ad esempio quello degli appalti pubblici, “il dialogo e la sinergia con le amministrazioni locali è fondamentale per prevenire infiltrazioni della malavita organizzata”.