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Reggio Emilia: incontro con l’artista Franco Battiato

Il 30 ottobre Franco Battiato sarà di nuovo a Reggio Emilia per una giornata dedicata
interamente alla figura dell’artista siciliano.
Sostenuto da Assessorato Cultura del Comune di Reggio, Arci Nuova Associazione e
Fondazione I Teatri, l’evento ‘Franco Battiato. L’artista‘, che recupera l’incontro del 5
giugno scorso, intreccia filosofia, musica, religione e cinema descrivendo a tutto tondo
l’opera del poliedrico musicista e cineasta.

La giornata avrà come testimonial d’eccezione Gabriele Mandel Khan, Vicario generale
per l’Italia della confraternita sufi Jerrahi-Halveti e lo stesso Franco Battiato, che torna a
Reggio dopo il grande successo del concerto di fine gennaio, riproponendo la speciale
attitudine verso il dialogo artistico e culturale fra i popoli.

Il lungo “Battiato day” si articola in due parti.
La prima dedicata al Sufismo, la corrente
del pensiero islamico conosciuta come la via del cuore, la via del puro, mistico cammino
dell’Islam avrà inizio alle ore 14.30 al Cinema Cristallo, con la proiezione del film Il
Destino di Youssef Chahine che sarà preceduta da una breve presentazione di Gabriele
Mandel Khan. Il grande regista Youssef Chahine, è un artista che nella patria egiziana si
batte per rivendicare un Islam dal volto umano contro le sanguinose perversioni dei fanatici.
Coerente a sé stesso Chahine (1926), il più grande dei cineasti arabi, fa un cinema popolare
e, insieme, colto. Il suo è un film scattante, svariante, pittoresco, contamina temi e generi
(musical, biografico, western, cappa e spada, Dumas, Walter Scott, Rossellini). Palma d’oro
del cinquantenario al Festival di Cannes 1997.
Alle ore 17.00, alla Sala degli Specchi del Teatro municipale Valli, il Dialogo sul Sufismo
con Gabriele Mandel Khan e Franco Battiato. Giovanni Catellani, assessore alla Cultura
del Comune di Reggio Emilia introdurrà la conversazione. Secondo Si Hamza Boubakeur,
venerato maestro di Gabriele Mandel, “il Sufismo in se stesso non è né una Scuola
teologico-giuridica, né uno scisma, né una setta, anche se si pone di sopra da ogni
obbedienza. È innanzitutto un metodo islamico di perfezionamento interiore, d’equilibrio,
una fonte di fervore profondamente vissuto e gradualmente ascendente. Lungi dall’essere
una innovazione o una via divergente parallela alle pratiche canoniche, è anzitutto una
marcia risoluta d’una categoria di anime privilegiate, prese, assetate di Dio mosse dalla
scossa della Sua grazia per vivere solo per Lui e grazie a Lui nel quadro della Sua legge
meditata, interiorizzata, sperimentata”.
Seguirà, alle ore 18.30, sempre alla Sala degli Specchi, un concerto del Trio Sharg
Uldusù (Stella d’Oriente) che proporrà un repertorio di melodie raccolte in diversi paesi
medio orientali come Azerbaijan, Turchia, Iran, Afganistan. Fondato e diretto dal maestro
Fakhraddin Gafarov, il trio utilizza strumenti tradizionali a corde pizzicate, a fiato e a
percussione. La ricerca musicale si sviluppa tra Oriente e Occidente attraverso la meditazione e la danza, la purezza del suono e il ritmo coinvolgente: “Sapori e colori ancora
poco noti al grande pubblico ma di una tale ricchezza da trascendere le mode e i mercati”.
Le melodie sono “onirici viaggi in luoghi ancestrali della memoria, perle di semplicità e
virtuosismo” così come i ritmi suggeriscono “antichi riti e danze sensuali”.

La seconda parte della giornata prevede, quale evento speciale nell’ambito del RECFestival
D’Autunno 2005, alle ore 20.45 al Teatro municipale Valli, la proiezione del film
Musikanten diretto da Franco Battiato che firma anche la sceneggiatura con Manlio
Sgalambro. Il regista presenterà la sua ultima fatica cinematografica.
Presentato a Venezia nella sezione Orizzonti, il film racconta la vita di Beethoven con uno
stile personalissimo che ha diviso le opinioni di pubblico e critica ma che reca il tratto dello
stile personalissimo di questo grande sperimentatore. Il protagonista è Alejandro
Jodorowski, nel ruolo di Beethoven. Affiancato da una coppia di attori (uniti anche nella
vita) come Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco, entrambi reduci dal successo del De
Gasperi televisivo. Il film parte dal fatto che la curatrice di un programma tv di successo
scopre – attraverso l’ipnosi – di essere stata, in un’altra vita, un principe amico e mecenate
del grande musicista. I cui ultimi anni vengono descritti attraverso gli occhi di lei. Ma poi la
donna, tornando alla realtà, scopre che c’è stato un colpo di stato globale.

















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