‘By Gorky’ regia di Alvis Hermanis (Teatro Comunale, Modena, ore 21) e le rivelazioni della Biennale di Venezia 2005: ‘Orthographe’ (Sala Cantelli, Vignola, ore 19, 20, 21, 22) e ‘Ragazzocane’ (Ex Manifattura Tabacchi, Modena, ore 23.30). Un’altra giornata densa di appuntamenti, dunque, per VIE Scena Contemporanea Festival.
Alle ore 21, al Teatro Comunale di Modena, va in scena By Gorky, una prima nazionale attesissima che porta la firma di una giovane rivelazione della scena contemporanea est-europea, Alvis Hermanis. Il regista lettone, alla guida del New Riga Theatre, costruisce una sorta di reality show dal vivo dove scorrono le vite di personaggi emarginati dalla società, giunti all’estrema libertà della desolazione. Gli attori parlano, mangiano, bevono, ascoltano la musica all’interno di un grande ‘container’ con pareti trasparenti che occupa la scena; in alto, degli schermi riproducono le immagini catturate da una videocamera. Attraverso frammenti di quotidianità, in un’atmosfera che richiama quella descritta ne I Bassifondi di Maxim Gorky, vengono passati in rassegna i vagabondi che occupano una cantina trasformata in albergo. Lo spettacolo è sottotitolato.
Alle ore 23.30, negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di Modena (con ingresso in via S.Orsola, 78) sarà la volta della compagnia romana Habillé d’Eau, guidata da Silvia Rampelli. Prodotto e presentato in occasione della recente Biennale di Venezia, Ragazzocane esplora una forma di teatro che non lascia spazio a significati riconoscibili perché ha la semplice capacità di incominciare dall’elemento essenziale: il corpo. Ogni gesto viene compiuto e portato fino alla sua ulteriorità, alla sua vibrazione. “Saranno azioni terminali, pratiche senza futuro, bruciature, queste evocazioni”, spiega una nota dello spettacolo.
Nel corso della serata, a Vignola, presso la Sala Cantelli, ogni ora dalle 19 alle 22, sarà possibile assistere allo ‘spettacolo per camera ottica’ del giovanissimo gruppo Ortographe. Gli attori agiscono in una camera luminosa che si trova alle spalle degli spettatori, i quali, separati da una parete contenente la lente ottica per la proiezione delle immagini dal vivo, assistono alla rappresentazione che sta avvenendo dietro di loro. Ortographe de la physionomie en mouvement richiama le immagini degli album fotografici che ritraggono giovani donne internate nell’ospedale Salpêtrière di Parigi verso la fine dell’Ottocento.
Replicano Looking at Ta’ziyè, la video-performance di Kiarostami, alle 19 presso la Sala delle Monache di Via Selmi; Pour Penthesilée di Daria Lippi al Teatro delle Passioni e ancora l’eccentrico concerto da cucina Patatboem a Carpi, presso il Circolo sociale anziani Graziosi, in via Carlo Sigonio 25.
Info e prenotazioni: 059.2032993