Da alcune settimane i centri commerciali e i negozi e si stanno preparando alle festività natalizie, con le ormai immancabili lampadine colorate, alberi e addobbi vari. Nel mese di dicembre si ha un forte incremento dei consumi energetici e degli acquisti, che comportano un elevato impatto sull’ambiente in termini di maggiori consumi di materie prime, di elettricità e di aumento della produzione di rifiuti.
Legambiente e Wwf avanzano alcune semplici proposte a tutti i cittadini, agli esercizi commerciali e alle imprese, finalizzate a limitare l’impatto sull’ambiente dei tradizionali addobbi e strenne natalizie.
Per quanto riguarda le luminarie, proponiamo di ridurne il numero – sostituendole con altri addobbi riutilizzabili – e di limitarne il periodo e gli orari di accensione (purtroppo molti centri commerciali e negozi sono illuminati a festa dalla metà di novembre!). In ogni caso, consigliamo di spegnere le luminarie a tarda notte e quando sì è fuori casa. Questo consentirebbe di ridurre i consumi di elettricità a beneficio dell’ambiente e… della bolletta!
Per chi è intenzionato ad acquistare un albero di Natale artificiale, consigliamo di acquistare un modello resistente con l’obiettivo di riutilizzarlo per molti anni. Analogo discorso per quanto concerne gli addobbi e le decorazioni, per i quali andrebbero privilegiati articoli più resistenti e durevoli, da riutilizzare poi negli anni successivi.
Per chi proprio non vuole rinunciare all’albero di Natale vero, suggeriamo di utilizzare piante alternative adatte al nostro clima, come ad esempio l’agazzino, l’alloro, il bosso o altre specie di arbusti sempreverdi.
Questi arbusti potranno essere facilmente piantati in giardino o anche in balcone al termine delle feste, con probabilità di sopravvivenza molto maggiori rispetto ai soliti abeti, decisamente poco adatti alla nostra pianura.
Va comunque ricordato che la corrente elettrica e il calore degli appartamenti costituiscono un forte stress per le piante e quindi consigliamo di utilizzare addobbi privi di energia elettrica e di limitare il più possibile la permanenza delle piante all’interno delle abitazioni.
Al fine di destinare ulteriori fondi ai progetti di solidarietà e di limitare la produzione di rifiuti e il consumo di risorse naturali, rivolgiamo un appello alle imprese, alle banche e agli esercizi commerciali, affinché i tradizionali pacchi, ceste, calendari, agende e le altre strenne natalizie siano sostituiti da donazioni ad associazioni di volontariato in favore di specifici progetti di solidarietà.
Crediamo – spiegano Legambiente e Wwf – che queste proposte e questo invito alla sobrietà possano contribuire a ritrovare lo spirito del Natale, mettendo la solidarietà e il rispetto per l’ambiente davanti alla mentalità consumistica che vede le festività solamente come una corsa agli acquisti, ai consumi superflui e, spesso, allo spreco.