Accordo raggiunto sul rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro del
tessile-abbigliamento, settore che conta 650mila addetti.
La delegazione della Smi-Ati, informa la stessa federazione delle imprese del settore, guidata da Franco Bologna, si è accordata con i sindacati Femca Cisl, Filtea Cgil e Uilta Uil per un aumento medio di 75 euro, da corrispondere in tre rate con le retribuzioni di aprile 2006, febbraio 2007 e gennaio 2008. Confermate condizioni di miglior favore per le imprese terziste del Sud.
L’aumento copre il biennio 2006-2007 e il primo bimestre del 2008: vista la congiuntura non facile per le aziende, non verranno versate somme
una tantum. Le parti hanno sottoscritto un protocollo di intesa per incontrarsi già da maggio e intervenire su alcuni istituti contrattuali, per favorire il recupero di competitività delle aziende del settore. Per Bologna, l’accordo costituisce ”una sfida per il futuro, perchè soltanto una forte collaborazione all’interno delle imprese permetterà di sostenere i nuovi oneri che graveranno sulle aziende in un momento reso più difficile da una situazione internazionale non favorevole”.