Sono aperti i bandi comunali per il fondo sociale per l’affitto. I cittadini interessati a ricevere un contributo per il pagamento del canone di locazione avranno tempo per presentare le domande al Comune in cui risiedono fino al prossimo 12 giugno.
Il Fondo sociale per l’affitto, istituito della legge 431/98 di riforma del regime delle locazioni, è aperto a tutti i cittadini italiani, a quelli appartenenti ad uno stato dell’Unione Europea ed anche a chi proviene da uno stato extraeuropeo, purché in regola con il permesso di soggiorno. Ovviamente occorre essere titolari di un contratto di locazione regolarmente registrato ed avere determinati requisiti di reddito.
Non può presentare domanda chi, pur vivendo in affitto, risulta proprietario di un alloggio o ha su di esso un diritto di usufrutto, di uso o di abitazione. Sono esclusi dall’accesso al fondo anche gli assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica o di proprietà di un qualsiasi ente pubblico.
In particolare, per quanto riguarda i requisiti economici, è necessario non avere un patrimonio mobiliare (Bot, azioni ecc.) superiore a 35.000 mila euro e non superare determinati livelli di reddito. La condizione economica dei potenziali beneficiari viene misurata ricorrendo all’Ise, l’indicatore della situazione economica che tiene conto oltre che del reddito anche del patrimonio posseduto.
Sono ammessi al contributo i soggetti – classificati come fascia A – che hanno un valore Ise non superiore a 11.110 euro e che presentano un’incidenza del canone su questo valore non inferiore al 14%. Sono ammessi anche i soggetti (fascia B) che hanno un valore Ise superiore a quello indicato ma non a 30.000 euro o un valore Isee (indicatore della situazione economica equivalente, che tiene conto anche della dimensione familiare) non superiore a 15.000 euro e un’incidenza del canone non inferiore al 24%.
Il contributo massimo è di 3.100 euro per chi appartiene alla fascia A e di 2.350 euro per chi rientra nella B; entro questi limiti massimi, in ogni caso il contributo viene erogato fino a riportare l’incidenza del canone sull’Ise entro le percentuali sopra riportate.
L’ammontare complessivo delle risorse a disposizione è di oltre 23 milioni di euro. A questi vanno aggiunti ulteriori finanziamenti comunali, che possono essere quantificati solo a consuntivo. Per ricevere i finanziamenti regionali, infatti, i Comuni devono contribuire al Fondo con risorse proprie, pari ad almeno il 15 % di quanto ricevono.
Per avere più informazioni su requisiti e altre condizioni per l’accesso è possibile consultare la delibera della Giunta regionale n. 507 del 10 aprile 2006, pubblicata sul Bollettino ufficiale delle Regione n. 58 del 26 aprile scorso.