Nei giorni scorsi è stato sperimentato in via Emilia Romagna un nuovo sistema di rigenerazione della pavimentazione e sua fondazione a freddo, che consiste nella miscelazione e compattazione del materiale in sito additivato con leganti cementizi e bituminosi a bassa temperatura.
I vantaggi di questo nuovo tipo di lavorazione sono diversi: dall’ottenimento di una maggiore durata della pavimentazione grazie ad una migliore flessibilità e resistenza meccanica, al notevole abbassamento dell’impatto ambientale dovuto all’utilizzo dei materiali in sito che elimina la maggior parte dei trasporti e la necessità di utilizzare nuovi materiali, al risparmio almeno del 50 per cento dei tempi di realizzazione che questa tecnologia garantisce e quindi minori disagi per l’utente.
In questa occasione era presente sul posto un laboratorio mobile dotato di tutte le più moderne attrezzature per le analisi che ha monitorato la lavorazione in tempo reale e rilevato valori nettamente migliori rispetto a quelli abituali e preesistenti.
Importante segnalare come risultato, nonostante gli evidenti miglioramenti, il mantenimento invariato del costo finale dell’opera di manutenzione, eseguita grazie ad un appalto comunale di Global Service Viabilità assegnato ad un’Associazione Temporanea di Imprese locali di cui fanno parte Arletti Srl e l’Impresa Turchi Cesare Srl, la quale ha realizzato questi lavori per poi ripeterli in sede autostradale (A22 del Brennero).
Si ipotizza che questa lavorazione verrà utilizzata a completamento di Via Emilia Romagna e sulle altre arterie di grande traffico della città.