Disagi in vista per i cittadini domani, venerdì 19: a causa di uno sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale a sostegno del rinnovo del contratto, infatti, resteranno fermi per tutta la giornata, ad esclusione delle fasce orarie protette, gli autobus, i tram e le metropolitane.
Le fasce protette per lavoratori e pendolari sono decise a livello locale.
Lo sciopero di 24 ore è stato deciso da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt (ma anche l’Ugl sciopererà nella stessa giornata) a sostegno di una vertenza incagliata da tempo. Il contratto che interessa 115.000 lavoratori è scaduto a fine 2005 ma le posizioni di Asstra e Anav (le associazioni del trasporto pubblico locale) e quelle dei sindacati sono ancora molto distanti. Le imprese offrono un aumento salariale medio a regime di 60 euro a fronte di una richiesta dei sindacati di 115 euro a regime.
L’Asstra ha chiesto ai sindacati di revocare o almeno differire l’agitazione dicendosi disponibile a riaprire il confronto anche affrontando temi normativi assieme a quelli economici (in discussione c’é il secondo biennio economico). Una lettera, questa, rinviata al mittente dai sindacati che con il segretario nazionale della Filt-Cgil Franco Nasso l’hanno definita una “provocazione”. Agitazione confermata, quindi, e se i disagi per i cittadini rischiano di essere pesanti i sindacati sottolineano che lo sciopero è l’unico strumento per fare pressione alle aziende finora indisponibili a considerare le richieste dei lavoratori.
“Il contratto è scaduto da molti mesi – afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti – se non si trova la soluzione che altro possiamo fare? Bisogna cominciare a rinnovare i contratti quando scadono. Sono conflitti spiacevoli per i disagi che causano ai cittadini che non sono colpevoli. Le aziende sono colpevoli però, e finché non avremo altri strumenti che danneggino solo le aziende e non gli utenti purtroppo non possiamo fare altro”.