Si tiene domani, martedì 23 maggio, alle ore 12 presso i DS di Sassuolo la conferenza stampa dei
DS e Sinistra Giovanile per presentare le proposte per le politiche giovanili a Sassuolo. Saranno presenti Ciro Alessio Pecoraro segretario Sg Sassuolo, Giacomo Gullo segretario Sg provinciale e consigliere comunale a Sassuolo, e Ferruccio
Giovanelli ssgretario Ds Sassuolo.
PREMESSA
È importante che sulle politiche e sulle problematiche riguardanti i giovani venga fatto uno sforzo di riflessione e di ricerca che ci permetta di discutere, per compiere in-terventi fondati su valutazioni che sgombrino il campo dai tanti luoghi comuni, sui valori e sul disagio che, soprattutto a livello mediatico, ci vengono proposti quotidiana-mente.
Sulle politiche giovanili, come per le altre materie affrontate dalla politica, occorre avere un programma capace di indicare il percorso da seguire per raggiungere gli obiettivi prefissati, quali:
– l’innovazione;
– la valorizzazione delle risorse presenti sul territorio;
– la creazione di spazi e momenti di aggregazione per rendere il mondo giovanile protagonista della vita comunitaria.
Pertanto è evidente come nel Comune di Sassuolo le politiche giovanili debbano essere affrontate in modo diverso, ripartendo con più idee e più energie da mettere al servizio dei giovani.
Il mutamento della società, ha ormai inglobato quelle fasce d’età che fino a pochi anni fa erano considerate già adulte, e perciò le politiche giovanili non devono essere dedicate solamente a chi è ancora in età scolastica ma anche a quei soggetti che so-no ormai prossimi ad iniziare una vita propria.
Troppo spesso gli amministratori dimenticano che oggi “costruiamo” il cittadino di domani, e tanto investiremo (non solo in termini economici) nel presente tanto sarà evoluta la società futura.
LA SITUAZIONE A SASSUOLO
In questi ultimi anni è stato investito molto nelle associazioni dei giovani e molto po-co per i giovani stessi. Se da una parte le associazioni, tutte collocate in sedi nelle quali è possibile svolgere solo funzioni “amministrative”, hanno organizzato attività tra le più svariate (dal corso di fumetti, ai tornei di play station, ai concerti all’aperto) valorizzando i luoghi dove esse si sono svolte e rispondendo solo parzialmente al bisogno di aggregazione, dall’altra i giovani lamentano la mancanza di spazi permanen-ti nei quali incontrarsi, poter svolgere le diverse attività proposte, scambiarsi idee e passare qualche ora di divertimento.
Dimostrazione del fatto che con la chiusura del Temple Bar non vi è più alcuna birreria percepita come punto di ritrovo giovanile.
Il centro – il cuore pulsante di ogni città – dopo la chiusura dei negozi si svuota, vista la carenza di luoghi e di iniziative atte a valorizzarlo.
Anche il divertimento notturno scarseggia nel nostro comune e chi vuole trascorrere la serata in discoteca è costretto a fare diversi chilometri in automobile prima di raggiungere la sua meta, vista la mancanza di collegamenti notturni con le città limitrofe.
Molto positivo invece il raccordo ferroviario che permette soprattutto agli studenti di raggiungere, senza ulteriori cambi, la stazione delle Ferrovie dello Stato di Modena.
In questi anni è mancato un progetto chiaro e condiviso sulle politiche giovanili, da aver realizzato in collaborazione con altri assessorati, e troppo spesso ci si è rivolti al-le associazioni come ad agenzie di “organizzazione eventi”, preoccupandosi solamen-te di avere un’ offerta quantitativamente rilevante.
LE NOSTRE PROPOSTE
I DS e la Sinistra Giovanile propongono:
1. la creazione di un Forum cittadino, di cui esiste già un progetto, con funzioni di consulta giovanile, strumento già dimostratosi di grande utilità in numerose città italiane, che permetta all’Amministrazione di dialogare continuamente con il mondo dei giovani, sia per comprenderne meglio le dinamiche in rapido mutamento, sia per creare una rete di contatto e di scambio tra le associazioni, le aggregazioni giovanili, i semplici cittadini, gli operatori di settore e le imprese (avvalendosi anche delle nuove tecnologie). Questo strumento permetterebbe inoltre di avere una panoramica più completa delle proposte in campo, per meglio ridi-stribuire i fondi. Il Forum, però, non dovrà essere solo un luogo nel quale presen-tare i propri progetti e le proprie richieste di contributi; dovrà essere anche un luogo di discussione e confronto su temi importanti come la mobilità, il difficile ingresso nel mondo del lavoro e le difficoltà che un giovane incontra quando decide di lasciare la casa dei genitori (a tal proposito proponiamo un ICI differenziato per gli under 30);
2. la destinazione di un’area per dar vita al “Centro Giovani”: uno spazio pubblico polivalente (dotato di bar/pub) nel quale ospitare le varie iniziative pro-mosse sia dalle associazioni sia dai singoli cittadini. A tale proposito le associazioni giovanili hanno individuato nell’edificio della Casa nel Parco il luogo ideale per realizzare questo Centro, elaborando un progetto, presentato all’attenzione del Sindaco, e reso disponibile a tutta la cittadinanza;
3. la prosecuzione del progetto di concentrare presso il parco di Braida un “cartellone” di eventi giovanili (cosa non facile visto il perbenismo di alcune associazioni), senza però dimenticare gli altri quartieri: primo su tutti il centro, nel quale proponiamo di concentrare le proposte culturali usufruendo anche della “Paggeria Arte” e seguendo l’esempio di altre città dove le gallerie d’arte sono di-ventati spazi versatili e frequentatissimi dai giovani; e il parco ducale, zona che ormai di notte è isolata e registra un pericoloso aumento della microcriminalità;
4. la continuazione, in collaborazione con l’assessorato delle pari opportunità, del “meeting nord-sud” a Sassuolo (città con un alto tasso di immigrati extra comuni-tari provenienti dal nord Africa). Questo accompagnato da una serie di iniziative finalizzate alla conoscenza e alla collaborazione tra giovani italiani e stranieri (an-che europei, per iniziare ad educare le nuove generazioni ad una mentalità “euro-peista”) potrebbe invertire quella tendenza di reciproca diffidenza ormai radicata in molti giovani.
CONCLUSIONE
I giovani, pur essendo sempre meno attratti dai partiti e ponendo poche aspettative in una politica vecchia e lontana dal loro mondo, hanno premiato prima L’Ulivo alle elezioni politiche, e poi le liste di centro Sinistra alle elezioni universitarie.
È chiaro quindi che le nuove generazioni si aspettano molto da noi ed è nostro com-pito non deluderle.
Le politiche giovanili a Sassuolo non soffrono tanto una generica mancanza di fondi, visto che, seppure con le difficoltà finanziarie che l’Amministrazione normalmente contempla, sono state ad esse destinate importanti somme di denaro, quanto piutto-sto della mancanza di un programma con obiettivi chiari e condivisi e un’attività di coordinamento delle realtà presenti sul territorio.
Tutto ciò ha portato ad una preoccupante assenza di temi di importanza rilevante e ad una mancanza di standard qualitativi da imporre ai progetti per ricevere i finan-ziamenti richiesti, in modo da concentrare le risorse sulle iniziative con un maggiore impatto sociale.
I DS e la Sinistra Giovanile di Sassuolo lavoreranno affinchè si apra un tavolo di di-scussione sulle proposte fatte, sperando che alcune di esse possano al più presto diventare realtà.