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Sassuolo: doppia lezione di Edmondo Berselli

Torna oggi in PaggeriArte, l’appuntamento con “La scrittura vien leggendo”, il laboratorio di scrittura organizzato dall’associazione Cartabianca in collaborazione con il Comune ed Incontri Editrice.

Oggi doppio appuntamento con il giornalismo: il modenese Edmondo Berselli, alle ore 18 in PaggeriaArte, terrà il laboratorio sul giornalismo, mentre alle 21, sempre in p.le Della Rosa, sarà la volta della presentazione del suo libro: “Il più mancino dei tiri”, Mondatori Editore.

Nato a Campogalliano, Edmondo Berselli è editorialista di “La Repubblica” e del settimanale “L’Espresso”, direttore della rivista bimestrale “Il Mulino”. È stato editorialista di “La Stampa” e “Il Sole 24 Ore”. Commentatore sagace dei fatti sociali, economici e culturali del nostro paese, è dotato di un acuto spirito d’osservazione e di uno stile pungente e originale. Nel 1995 ha pubblicato, con Il Mulino, il volume L’Italia che non muore e un saggio sull’eccentricità, Il più mancino dei tiri, dedicato a Mariolino Corso.
Con il libro Canzoni. Storie dell’Italia leggera (Il Mulino 1999) Berselli ha tracciato un ritratto della società italiana dagli anni ‘50 attraverso la musica leggera. Sempre nel ’99, con Il Sole 24 Ore – Pirola ha pubblicato Mille libri per il Duemila, “un viaggio immaginario in una fantomatica biblioteca del Novecento; la traccia di un itinerario, o di itinerari possibili, all’interno di ciò che si è dispiegato come sfondo della cultura contemporanea”. In Post italiani. Cronache di un paese provvisorio, Mondadori 2003, “senza moralismi, Edmondo Berselli non fa una diagnosi del Paese, ma forse ne offre una fotografia”.
Pubblicato nel 2004 da Mondadori, ha avuto significativo riscontro di lettori Quel gran pezzo dell’Emilia. Terra di comunisti, motori, musica, bel gioco, cucina grassa e italiani di classe, “racconto di un paese che è un frammento d’Europa, una fetta di mondo che potrebbe rivelarsi ancora un modello politico ed è senza dubbio un modello psicologico”.
Per il 2006 è prevista, presso Mondadori, l’uscita di Mostri sacri e palloni gonfiati, in autunno e, in giugno, la ristampa di Il più mancino dei tiri: due titoli legati al calcio, di evidente, clamorosa attualità. Così fu presentata l’edizione del 1995: Il più mancino dei tiri prende l’avvio da un’azione di Mario Corso (il cosiddetto “piede sinistro di Dio”) durante un’imprecisata partita all’estero. Naturalmente l’azione si concluderà con “il più mancino dei tiri”, con il più beffardo, anarchico, eretico dei gol. Ma prima, su quel campo di calcio che riassume e trasfigura una stagione di storia italiana, si metterà in scena una specie di teatrino nazionale i cui protagonisti sono certamente gli eroi del pallone, ma non solo: accanto a Corso, Suarez, Rivera, Riva appaiono Andreotti e Fanfani, Togliatti e Nenni, Gadda e Mina, Felice Gimondi e Romano Prodi”.
Nella nuova edizione Mondadori verrà aggiunto un capitolo, per recuperare i 10 anni nel frattempo passati. Come ha detto qualcuno in questi giorni “ci sarà da ridere”….

















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