Tre marocchini, ubriachi, hanno assalito la
scorsa notte il commissariato di polizia di Mirandola per protestare contro il mancato rinnovo del permesso di soggiorno di cui, hanno dichiarato, sono in attesa da circa otto mesi.
Ubriachi, a bordo di un’automobile, hanno tentato di sfondare il portone del commissariato. Solo il causale passaggio di una volante ha sventato il loro tentativo.
Arrestato uno dei tre, quello che stava al volante, ma e’ stato rimesso subito in liberta’ e verra’ processato per direttissima il prossimo 7 luglio. Il secondo uomo fermato, invece, e’ stato rilasciato, avendo dichiarato che non era a conoscenza delle reali intenzioni dell’amico. Il terzo, infine, alla vista della polizia, e’ scappato e non e’ piu’ stato trovato, almeno per ora.
Secondo il Consap, sindacato di polizia, il fatto è gravissimo, perché conseguente all’enorme ritardo con cui vengono consegnati i permessi di soggiorno, ormai si parla di 8 mesi, tale da esacerbare gli animi. E per il Consap, che da tempo segnala i problemi del commissariato, le conseguenze dell’accaduto potevano essere molto gravi se invece che della volante all’interno dell’edificio fosse stata presente solo l’agente di sorveglianza.
Per Leoni (FI): “L’unico permesso che si dovrebbe concedere ad uno straniero che per qualsiasi motivo decide di assaltare un Commissariato di Polizia è quello di ritornare al proprio paese.
Chi mette in pericolo la sicurezza dei cittadini, colpendo direttamente chi è preposto alla tutela dell’ordine pubblico, va allontanato immediatamente dall’Italia.
Per atti del genere e per delinquenti di quel tipo non ci sono giustificazioni che tengano.
Purtroppo, anziché reagire con strumenti adeguati, le Amministrazioni di sinistra della Regione Emilia Romagna, da troppo tempo mettono in campo politiche che incentivano indiscriminatamente la presenza di immigrati, regolari e clandestini.
I risultati sono evidenti. Mirandola è sempre più spesso al centro di episodi criminosi che vedono come protagonisti extracomunitari.
Nell’esprimere solidarietà agli agenti di polizia vittime di questa brutale aggressione, auspichiamo che le Istituzioni diano una risposta ferma e decisa a chi, evidentemente non ha ancora capito che in Italia le leggi vanno rispettate”.