“Non vedo la situazione auto con molto ottimismo”. Ai passi da gigante compiuti dall’industria dell’auto, per ridurre l’inquinamento, l’ing. Orlandi non trova risconti nelle altre componenti della viabilità.
– Ing. Orlandi cosa pensa di quanto previsto dalla finanziaria e che interessa anche il mondo dell’auto?
“Sono ipotesi, per ora. Attendiamo. Formulare un giudizio, per il momento, è azzardato anche in funzione del prossimo iter della legge”.
Un iter che, comunque, la impensierisce o che la vede ottimista?
“Non vedo la situazione con molto ottimismo. Vi sono correnti politiche che nell’automobile identificano il “mostro” per quanto riguarda la salute, l’inquinamento, la sicurezza stradale. L’auto ha le proprie responsabilità nell’inquinamento complessivo: non è, comunque, il mezzo in se stesso il responsabile della situazione, ma è il “soggetto” che lo usa e ne abusa. E’ risaputo, che l’auto influenza l’inquinamento con una percentuale inferiore al 25%, sul dato complessivo. Inoltre non dimentichiamo che oggi tecnologie avanzate nella costruzione delle vetture consentono di fare passi da gigante, rispetto al passato su: consumi, inquinamento e sicurezza. Non mi pare di poter dire altrettanto per le altre componenti della viabilità: autostrade, strade, segnaletica, parcheggi, trasporto pubblico……”.
– Non le sembra che si voglia mascherare sotto la bandiera dell’inquinamento un aumento del “bollo auto” che di ecologico non ha nulla?
“Premesso che parliamo di proposte non ancora approvate, è bene chiarire che la definizione delle tariffe relative al “bollo auto” spetta alle Regioni che hanno differenti tipologie di gestione di questa tassa.
Bisogna pertanto capire come sarà, dal punto di vista “legislativo”, l’intervento del potere centrale. Una sovrattassa?….vedremo. Ad onor del vero nella nostra regione il valore del “bollo auto” è rimasto invariato da qualche anno. Sottolineo che alcune proposte non hanno senso. Si pensa di penalizzare, ad esempio, i SUV che in molti casi utilizzano l’identico motore già istallato sulle berline della stessa casa costruttrice”
– Alcuni mesi orsono si è letto sui giornali locali che una percentuale piuttosto elevata di vetture (un 20-25%) non sono sono state sottoposte ai controlli annuali delle emmissioni allo scarico. Non pensa che sarebbe più opportuno intervenire presso questi proprietari?
“Non ho un riferimento preciso e non confermo tale dato. Se è vero, condivido e auspico che le regole esistenti vengano fatte rispettare intervenendo sui trasgressori. Cio vale anche per le altre regole del codice della strada. Se nell’uso dell’auto gli automobilisti fossero più rispettosi delle norme molte cose potrebbero andare meglio”.
– Oggi ho rinnovato la patente di guida.
Hanno “controllato” il mio stato di salute, che ho autocertificato. Mi hanno controllato la vista che è calata rispetto al passato, ma nessuno si è preoccupato di controllare se conosco le nuove regole del codice intercorse dal rinnonvo precedente, 10 anni orsono?
“Tasto dolente che ci vede, come ACI, schierati in questa direzione nella campagna complessiva sulla sicurezza stradale. Un’ ulteriore norma potrebbe certamente migliorare ed arricchire tutte le variazioni apportate al codice e pertanto sarebbe auspicabile. Mi rendo conto che non è facile incolpare preventivamente l’automobilista di scarsa conoscenza della segnaletica quindi non accetto di fare “di un erba un fascio”. Meglio l’auto decisione, da parte dell’interessato, anche nell’interesse della sua sicurezza. Basta una rapida rilettura delle norme più recenti”.