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Nuove norme Ue per allevamento suini e polli

Slitta al 31 ottobre il termine per chiedere l’autorizzazione integrata ambientale (Ippc). Si tratta di un adempimento previsto dalla normativa dell’ Unione europea che riguarda allevamenti suinicoli e avicoli. In provincia di Modena coinvolge 230 aziende e di queste circa 80 sono allevamenti di suini presenti nell’area di pianura.

Le nuove norme si applicano per gli allevamenti intensivi di pollame con più di 40 mila posti e per gli impianti con più di duemila posti suini da produzione (di oltre trenta chili) o 750 posti scrofe. La scadenza era fissata al 30 settembre scorso. Con la proroga, quindi, gli allevatori avranno a disposizione un mese in più di tempo. Informazioni: servizio Agro ambiente dell’assessorato provinciale Agricoltura e alimentazione (tel. 059 209719).

Sia da parte del gestore dell’impianto soggetto ad autorizzazione che della pubblica amministrazione (la Provincia) è prevista una nuova metodologia di intervento definita di approccio integrato. Significa che vengono esaminati nel loro insieme tutti gli effetti degli inquinanti ambientali che finora erano spesso considerati singolarmente: effetti sul suolo, emissioni in atmosfera, produzione di rifiuti, utilizzo dell’energia e rumore. Inoltre, debbono essere adottate tutte le misure preventive per assicurare un’elevata protezione dell’ambiente in fase di gestione dell’impianto nonché un piano nel caso di cessazione dell’attività per evitare rischi di inquinamento successivo. E’ poi previsto l’obbligo di adottare le migliori tecnologie disponibili al fine di migliorare le condizioni ambientali ed il risparmio energetico.

Altra novità è l’allargamento del processo di partecipazione e trasparenza: infatti i cittadini avranno diritto ad accedere a tutte le informazioni, sia durante la fase istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione che nelle fase successive di monitoraggio e di controllo.

















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