“Curare gli ambienti in cui curiamo le persone non è solo un gioco di parole o uno slogan d’effetto” spiega Remo Mezzetti, vice-presidente della Ospedale di Sassuolo S.p.A., la società a capitale misto che gestisce il Nuovo Ospedale: “è scientificamente provato che le persone e gli ambienti si influenzano reciprocamente”.
“Per questo abbiamo scelto di investire nella creazione di un ospedale accogliente, vivo, aperto alle influenze sociali ed artistiche del territorio circostante. Tanto più che l’architettura del nostro
ospedale è particolarmente adatta a prevedere anche utilizzi alternativi, che rafforzino la
percezione che gli utenti già hanno, che “non sembra nemmeno di entrare in un ospedale”.
In quest’ottica si è inaugurato il secondo “evento artistico” ospitato presso il Nuovo Ospedale di Sassuolo.
Si tratta questa volta di una mostra fotografica, con alcune delle opere del reportage di Luigi Ottani su Chernobyl. Opere in cui, se non fossero sufficienti il peso del ricordo dell’evento, di cui quest’anno ricorre il ventennale, e la profondità degli sguardi dei soggetti fotografati, il grande formato e la particolarità dell’installazione creano un impatto notevole nel visitatore che attraversa la mostra, che si trova sul percorso che
conduce ai reparti.
“Delle opere di Ottani apprezziamo soprattutto la speranza che traspare nei soggetti” continua Mezzetti: “una speranza che sopravvive al disastro nucleare non può che essere di buon augurio per chi viene qui a lottare contro la malattia”.
L’evento si colloca all’interno del calendario delle Fiere d’Ottobre, all’inaugurazione della mostra erano presenti anche il sindaco di Sassuolo ed il giornalista Pierluigi Senatore, autore con Ottani del volume “Niet Problema – Chernobyl 1986-2006” il
ricavato delle cui vendite va a beneficio di Legambiente.
L’inaugurazione è stata anche un’occasione per ringraziare ufficialmente lo scultore Claudio Melotti, protagonista della precedente mostra d’arte che si è tenuta in Ospedale, che ha presentato una nuova scultura realizzata appositamente per donarla all’Ospedale.