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Modena dona al Madagascar il primo ospedale pediatrico

Sarà il sindaco di Modena Giorgio Pighi ad inaugurare, il prossimo 5 novembre a Fianarantsoa in Madagascar, il nuovo ospedale pediatrico che porterà il nome di Alfeo Corassori, primo sindaco della nostra città nel dopoguerra.

A tagliare il nastro di quella che sarà la prima struttura interamente dedicata all’assistenza pediatrica in tutta l’isola ci saranno, accanto al primo cittadino modenese, una rappresentanza della famiglia Corassori, il Presidente dell’Associazione Onlus modenese Dottor Francesco Cimino, il Presidente della Repubblica del Madagascar Marc Ravalomanana e altre importanti autorità del Governo e della chiesa cattolica malgascia, oltre a circa 50 volontari dell’Associazione “La Vita per Te”.

Il nosocomio ospiterà 60 posti letto, due sale operatorie, rianimazione, riabilitazione, radiologia e poliambulatori su circa 4000 metri quadrati.
A promuoverne la realizzazione, con l’aiuto dei propri soci, di numerosi donatori e la collaborazione di partner locali, l’associazione di volontariato – Onlus “Alfeo Corassori – La vita per te”, nata nell’omonima polisportiva modenese. Mobilio e attrezzature sanitarie provenienti dagli ex ospedali Sant’Agostino ed Estense sono state donate dall’Ausl di Modena. Il personale dell’Ospedale Pediatrico “Alfeo Corassori” sarà interamente locale, inizialmente affiancato da medici e infermieri italiani per la formazione sanitaria.

Il progetto di ospedale pediatrico che giunge ora a compimento è nato tre anni fa dal desiderio dei volontari modenesi di alleviare il dramma di un paese ricchissimo di risorse naturali – ospita il 5% delle specie animali e vegetali del pianeta – dove però 7 persone su 10 sopravvivono con meno di un euro al giorno e la speranza di vita alla nascita è inferiore a 50 anni. In Madagascar, metà della popolazione ha meno di 12 anni, solo quattro abitanti su dieci hanno accesso all’acqua potabile e circa il 45% ai farmaci essenziali. La mortalità infantile è del 9,5% e su 1600 bambini che nascono ogni giorno 148 muoiono nel primo anno di vita, 118 pesano meno di 2 chili e mezzo, 260 non andranno mai a scuola e 314 hanno madri analfabete.

Accanto alle strutture sanitarie sorgerà un centro socio scolastico per venire incontro alle esigenze dei bambini in convalescenza, che si chiamerà “Sala del sorriso” e sarà dedicato alla memoria di Angelo Frammartino, il giovane volontario ucciso a Gerusalemme nell’agosto 2006.
Altro fiore all’occhiello della struttura è il “Centro salute donna”, un progetto elaborato in collaborazione con l’associazione Angela Serra per la Ricerca sul cancro, che punta ad introdurre nella popolazione femminile malgascia un programma di screening sistematico per la prevenzione delle principali patologie ginecologiche, come il tumore al collo dell’utero.

















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