Le Organizzazioni sindacali Femca-Cisl e Filtea Cgil di Carpi, denunciano la grave situazione di incertezza circa il futuro lavorativo in cui versano
i 35 lavoratori e lavoratrici della maglieria carpigiana Monia Verri Spa, per l’indisponibilità della direzione aziendale a fornire chiarimenti
ufficiali circa l’attuale situazione.
Già nel corso del mese di settembre, l’azienda ha aperto una procedura per la messa in mobilità di 7 lavoratori occupati nel reparto tessitura. Su
richiesta dell’azienda, motivata dalla trattativa in essere con un potenziale cliente interessato all’acquisizione dell’intero complesso
aziendale (ivi compreso il mantenimento dell’occupazione per tutti i lavoratori), i Sindacati hanno concordato di sospendere la procedura sino al 31 ottobre.
Lo scorso 10 ottobre in occasione di un incontro concordato per monitorare lo stato della trattativa, l’azienda ha avanzato la proposta di messa in cassa integrazione ordinaria per 3 mesi per tutti i dipendenti. Proposta che i Sindacati giudicano inaccettabile poiché non prevede una seria ipotesi di ripresa dell’attività per l’intero complesso produttivo.
A oggi l’attività produttiva è pressoché inesistente, quasi tutti i lavoratori sono stati posti in ferie forzate già da un paio di settimane, e
al rientro odierno la direzione aziendale ha comunicato loro come unica mansione inventario e pulizie.
Inoltre la direzione aziendale ha anche dichiarato di “aver portato i libri in tribunale”, rifiutando nel contempo di fornire i chiarimenti richiesti
dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali nel breve incontro avuto oggi.
Per i motivi sopra esposti le Organizzazioni Sindacali di Carpi hanno confermato le otto ore di sciopero già proclamate per oggi 23 ottobre 2006
col comunicato consegnato all’azienda.
Femca e Filtea di Carpi confermano la loro disponibilità ad un ulteriore incontro con la Direzione Aziendale, se necessario anche in sede istituzionale, per addivenire ad una quanto mai urgente soluzione della vertenza in atto.
Femca-Cisl e Filtea-Cgil di Carpi