Si sono riuniti nella mattinata di oggi giovedì 9 novembre i lavoratori dello stabilimento Del Monte di San Felice sul Panaro per discutere delle
iniziative da adottare come risposta alla annunciata apertura della procedura per la messa in mobilità di 76 lavoratori attualmente in forza.
L’apertura della procedura di mobilità dà seguito alla decisione assunta dalla multinazionale e comunicata ieri sera ai lavoratori via fax da Miami
(Florida) di andare alla chiusura definitiva dello stabilimento di San Felice.
Le Organizzazioni Sindacali Fai/Cisl, Flai/Cgil, Uila/Uil e i lavoratori riuniti in assemblea hanno condiviso la necessità di dare una risposta
ferma e immediata alla azienda decidendo un ulteriore inasprimento delle iniziative di lotta decise precedentemente.
L’assemblea dei lavoratori ha confermato lo sciopero ad oltranza trasformando l’assemblea in presidio permanente dell’azienda, mantenendo il
blocco delle merci in entrata e in uscita, e NON dichiarandosi più disponibili a garantire i controlli per la sicurezza degli impianti e del
prodotto stoccato in azienda.
Per la prossima settimana si sono decise ulteriori iniziative rivolte all’esterno dello stabilimento per manifestare, con modalità decise di
volta in volta, la loro rabbia e per rivendicare una soluzione accettabile della crisi che non può prescindere dal mantenimento di un’attività
produttiva nell’attuale sito.
Inoltre per sollecitare la convocazione del tavolo già avanzato dalle segreterie nazionali di Fai/Cisl, Flai/Cgil, Uila/Uil al Ministero dello
Sviluppo Economico, si è deciso di chiedere un incontro al Prefetto di Modena come ulteriore iniziativa per accelerare la convocazione presso il
Ministero.
Infine le segreterie provinciali di Fai, Flai e Uila unitamente alle RSU continueranno nella loro iniziativa di sensibilizzazione delle istituzioni
e delle forze politiche locali affinché il fronte a difesa del mantenimento di una attività produttiva della Del Monte di San Felice abbia un futuro.
(Fai/Cisl – Flai/Cgil – Uila/Uil Modena)