E’ giunto ormai alle fasi finali il grande cantiere del Centro Culturale Casalgrande che sarà inaugurato nei giorni 8 e 9 dicembre prossimi.
Terminati i lavori all’interno e già disponibili i 40 garage interrati che saranno messi a disposizione dei residenti del palazzo Abicoop entro la fine dell’anno, l’impresa esecutrice sta completando la nuova piazza che sarà intitolata a Roberto Ruffilli, mentre si sta provvedendo alla sistemazione del verde, all’installazione dei punti luce, alla posa degli elementi di arredo urbano.
Contestualmente si stanno montando gli arredi nei diversi locali: già pronta la biblioteca e gli spazi connessi tra cui le sale musica; in ultimazione la sala espositiva e il Centro Territoriale Permanente; in corso il teatro.
Le operazioni conclusive comporteranno per i prossimi giorni alcune variazioni alla viabilità su via Marx: da lunedì 13 la strada sarà riaperta a senso unico a salire verso piazza Costituzione; sarà richiusa nei giorni 20, 21, 22 per il rifacimento del manto di asfalto e sarà riaperta definitivamente nei due sensi di marcia il 23 novembre; nella stessa giornata saranno tolte le transenne e i teli di copertura e finalmente tutti potranno vedere l’opera finita nella sua interezza.
Il costo complessivo del Centro Culturale, compresa la progettazione, ammonta a 6 milioni e 450.000 €, di cui 650.000 € derivanti dai contributi pervenuti dalla Regione Emilia Romagna e da privati. Il costo del Teatro Fabrizio De André è pari a 1 milione e 800.000 €; i garage hanno comportato una spesa di 1 milione e 100.000 €; il rimanente, pari a 5 milioni e 800.000 € (investiti dall’amministrazione attraverso oneri e alienazioni) è stato destinato alla biblioteca, che copre una superficie di circa 800 metri quadrati (e che già dalla prossima settimana inizierà a riempirsi degli oltre 30.000 voluni), alle sale musica e al Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta che avviene in particolare con i corsi di alfabetizzazione in lingua italiana, destinati agli italiani privi di titolo di studio e, in relazione alla forte immigrazione, agli adulti stranieri.
A breve, dunque, il Centro Culturale Casalgrande inizierà ad animarsi e a vivere grazie al ricco cartellone teatrale e alle tante altre opportunità di produzione e di fruizione culturale.